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Dosso, studente fuma sul bus e l’autista si ferma: «Così disagi per tutti»

Dosso, studente fuma sul bus e l’autista si ferma: «Così disagi per tutti»

Pullman stoppato. Pec a Tper e procura

10 febbraio 2024
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Dosso Uno studente che fuma in pullman, l’autista che lo invita a smettere e all’ennesimo rifiuto decide di fermarsi, invitando gli occupanti a scendere e a salire sul pullman successivo diretto a Cento. È accaduto ieri mattina a Dosso, dove alcuni passanti hanno notato il mezzo di linea fermo e la gente che scendeva, immaginando un guasto ma in realtà la motivazione dell’accaduto è di ben altra natura. Lo confermano anche i genitori di uno dei ragazzi che alla fine sono dovuti scendere, i quali ieri hanno inviato subito una Pec a Tper, Procura di Ferrara e Regione Emilia Romagna, oltre a segnalare quanto accaduto al nostro quotidiano.

«Durante il percorso – viene spiegato nella Pec – si è verificato che un ragazzo a bordo fumava, l’autista ha arrestato il bus intimando al ragazzo di smettere, pena l’arresto definitivo del mezzo. Il ragazzo nonostante questo, non ha smesso di fumare e così l’autista presso Dosso ha fermato il bus facendo scendere tutti i viaggiatori, interrompendo di fatto un pubblico servizio. Mio figlio ha proseguito, assieme agli altri viaggiatori con il successivo secondo bus in condizioni da trasporto animale e molto probabilmente in situazione di scarsa sicurezza e fuori portata massima passeggeri. Il fatto evidenzia una gestione controversa della questione, in quanto l’autista poteva fare scendere l’unico responsabile dell’atto, ovvero il fumatore che contravveniva alle regole, oppure poteva arrestare il bus e chiamare le forze dell’ordine procurando magari solo un ritardo dei passeggeri. A fronte di questa segnalazione, si chiede a Tper quale siano le azioni che intende intraprendere sull’accaduto e quali siano le considerazioni sullo stesso».

Gli autori della Pec, da noi poi contattati, aggiungono altri particolari: «Quando a pranzo siamo andati in auto a prendere nostro figlio - dicono - ci ha confermato l’accaduto. L’autista è sceso dicendo che non avrebbe proseguito la corsa, invitando i passeggeri a scendere e chi voleva salir. Visto che il giovane fumatore non è sceso, sono dovute scendere le altre persone. Ci fosse stato un controllore avrebbe identificato il controllore, ma forse la cosa più semplice sarebbe stato chiamare i carabinieri, perché facendo così si costringono a pagare le conseguenze persone che non hanno alcuna colpa.

«Si chiede di mettere per iscritto - continua la Pec - quale sia la regola da seguire in questi casi da parte dei dipendenti Tper. In qualità di genitori ma soprattutto cittadini ci riteniamo profondamente indignati da una interruzione di pubblico servizio senza un distinguo preciso verso chi era l’unico responsabile della violazione a bordo del mezzo». 


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