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Il processo

Cento, traffico di cani dall’estero. Chiesta la condanna a 2 anni

Cento, traffico di cani dall’estero. Chiesta la condanna a 2 anni

L’accusa: cuccioli dall’Ungheria e acquirenti ingannati

15 febbraio 2024
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Cento La procura ha chiesto due anni di reclusione per Claudio Colletti, un centese accusato di traffico internazionale di animali e frode nell’esercizio del commercio.

L’uomo, al centro di una corposa indagine negli anni passati e di altri procedimenti giudiziari (uno finto con una condanna in primo grado e uno con un’assoluzione), è accusato di aver importato alcuni cuccioli di cane dall’Ungheria e di averli venduti in condizioni diverse da quelle promesse - o troppo piccoli e non ancora svezzati, o senza le vaccinazioni o con problemi fisici quale la zoppìa - a delle ignare acquirenti, che poi denunciarono le difformità riscontrate.

A indagare l’uomo, assistito dall’avvocato Cristian Malaguti, per fatti relativi agli anni 2015-2016, fu la Polizia municiapale di Cento.

In questa occasione nessuna delle persone offese ha deciso di costituirsi parte civile nel processo.

La difesa dell’imputato ha chiesto l’assoluzione, sostenendo che un solo cucciolo fosse di provenienza estera, effettivamente ungherese, ma che avesse un regolare certificato, mentre tutti gli altri erano stati acquistati da un allevamento di Perugia.

Contestata anche l’effettiva esistenza della frode: secondo la difesa è dimostrato che uno dei cani considerati non vaccinati, in realtà lo fosse, vista la presenza di anticorpi, la cui scarsa quantità sarebbe indicativa di una vaccinazione non riuscita, ma non mancata. Visione differente anche sui malanni, per un caso di zoppìa, ad esempio, la difesa ha prodotto un filmato per dimostrare che non fosse evidente al momento della vendita.

La sentenza è attesa per fine mese. l

Daniele Oppo

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