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La tragedia

Ferrara, perde il controllo della moto: muore nella notte a 21 anni

Daniele Oppo
Ferrara, perde il controllo della moto: muore nella notte a 21 anni

Nicolò Liverani è deceduto dopo l’incidente, stava facendo un giro dell’isolato

17 febbraio 2024
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Ferrara La tragedia si è consumata nella notte di giovedì. Prima in strada, nella centralissima via Terranuova, poi all’ospedale Sant’Anna di Cona, dove le speranze di vita del giovane Nicolò Liverani, 21 anni, sono tramontate definitivamente, nonostante i tentativi disperati dei sanitari. Erano circa le 22, Liverani era uscito di casa per fare un giro con la sua amata moto da enduro. Ha perso la vita a causa di un incidente stradale avvenuto a pochi metri di distanza da dove abitava, all’altezza del civico 58 di via Terranuova, senso unico che congiunge l’intersezione via Mazzini/via Saraceno con corso Giovecca. Tra i testimoni c’è chi racconta di aver sentito la moto dare gas un po’ di volte e poi un terribile botto, il frastuono dello schianto del motociclo contro un’auto parcheggiata in uno stallo a bordo strada.

Secondo le prime informazioni, Liverani avrebbe perso il controllo del mezzo e pare che stesse impennando, ma ovviamente saranno le indagini e i rilievi eseguiti dalla Polizia locale "Terre Estensi" a chiarir e definire questi aspetti. Poco cambia davanti al dramma di una giovane vita portata via. Nessun altro sembra essere stato coinvolto nell’incidente, l’auto contro la quale è avvenuto l’urto era parcheggiata in maniera regolare. Liverani è stato catapultato in avanti: a breve distanza ancora ieri mattina c’era un’altra auto, una station wagon, con il lunotto posteriore in frantumi e un bigliettino della Polizia locale con un numero da contattare. Lì davanti, nei pressi di una delle barriere metalliche che delimitano gli stalli di sosta, c’è il segno magenta dei rilievi degli ispettori, c’è scritto "casco". Lì Liverani è rimasto steso, lì i sanitari del 118 - chiamati da un’automobilista che ha visto la scena e ha bloccato il resto del traffico - arrivati con ambulanza e automedica entrati contromano da corso Giovecca per fare prima, hanno provato disperatamente a rianimare il giovane. Forse per un po’ ci sono riusciti, una testimone ha raccontato di averli sentiti chiedergli come si chiamava. Poi Liverani è stato caricato sull’ambulanza e trasportato in codice di massima gravità all’ospedale Sant’Anna di Cona, portato in rianimazione. La prognosi riservata iniziale si purtroppo tramutata nel più infausto degli esiti: Liverani è deceduto nella notte. Ai rilievi della Polizia locale è affidata la ricostruzione puntuale dell’evento e delle relative responsabilità. Come detto, a differenza di come avvenuto ad esempio nel tragico incidente dell’estate scorsa in via Canonici (dove perse la vita il motociclista Alessio Maini) le auto parcheggiate coinvolte nel sinistro lo erano in maniera regolare, anche se risulta al vaglio la copertura assicurativa di uno dei due veicoli, cosa che in ogni caso non dovrebbe determinare stravolgimenti nelle indagini. La moto risulta essere già stata riconsegnata alla famiglia dopo i rilievi, mentre la salma del giovane Liverani è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria: se venisse confermata la dinamica emersa finora, ovvero un incidente determinato dalla perdita di controllo della moto da parte del 21enne e senza coinvolgimento di terzi, è possibile che non venga effettuata nemmeno l’autopsia.

Il dolore dei genitori

Inutile raccontare il dolore dei suoi genitori, in cerca di una spiegazione per un buco così grande nella loro vita. Ieri mattina il negozio di parrucchiera della madre, a pochi numeri civici di distanza dal luogo dell’incidente, era ovviamente chiuso. «Era uscito a fare un giro con la moto, mi aveva detto che voleva fare il giro dell’isolato, lui la guidava bene, l’ha sempre avuta - racconta la signora Annalisa Zagatti -. Forse qualcuno gli ha tagliato la strada, non lo sappiamo. Si era diplomato all’Iti in meccatronica ed era stato assunto dalla Toyota di San Giovanni d’Ostellato, proprio poche settimane fa, con contratto definitivo». «Non so come sia stato possibile, c’è un voltino dal quale sbucano tutti», le parole del padre, Davide Liverani.