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L’episodio

Renazzo, spaccate le gabbie anti nutria: «È stata un’azione di sabotaggio»

Alessandra Mura
Renazzo, spaccate le gabbie anti nutria: «È stata un’azione di sabotaggio»

La scoperta in via Buttieri, reati di danno e interruzione di servizio

17 febbraio 2024
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Renazzo Quando, come ogni giorno, sono andati a controllare le gabbie poste per la cattura delle nutrie, i coadiutori autorizzati dalla Provincia le hanno trovate divelte e spaccate, e non ci sono dubbi - dice la Polizia locale di Cento - sul fatto che si sia trattato di un sabotaggio all’attività di monitoraggio e contenimento di questo animale che provoca danni ambientali, idraulici e sanitari. A essere presa di mira, in particolare, la zona di via Buttieri a Renazzo, dove ieri sono stati constatati i gravi danneggiamenti. E i responsabili, se individuati, rischiano grosso. Questa condotta configura infatti i reati penali di danneggiamento e di interruzione di servizio pubblico o di pubblica necessità: nel primo caso è prevista una pena fino a un anno di reclusione e una multa fino a 309 euro, nel secondo una pena fino a un anno di reclusione. Il controllo e la cattura delle nutrie sono disciplinati da un protocollo regionale ed è un’attività, sottolinea ancora la Polizia locale di Cento, «fondamentale non solo per la tutela degli argini e delle colture agricole ma anche e soprattutto per consentire un equilibrio faunistico a fronte di specie alloctone invasive che non avendo predatori naturali, mettono a rischio la sopravvivenza delle specie autoctone».

Le conseguenze della diffusione incontrollata delle nutrie sono da anni oggetto di lamentele e preoccupazioni da parte degli agricoltori e non solo, a causa dei danni ai terreni e agli argini innescati da nicchie, cunicoli e gallerie scavati da questi animali. Animali che rappresentano una specie aliena, senza antagonisti naturali, destinata dunque ad alterare gli equilibri ecologici e a compromettere l’habitat della fauna delle zone umide. A questi fattori negativi si aggiunge quello del rischio sanitario, perché le nutrie sono anche potenziali vettori di agenti patogeni pericolosi per l’uomo e veicolo di malattie come leptospirosi e salmonellosi. Le linee guida regionali per il contenimento della nutria prevedono che la gestione dell’attività sia affidata a coadiutori autorizzati dalla Provincia e tra i sistemi adottati è previsto appunto l’utilizzo delle gabbie, da posizionare nei punti strategici. Dopo l’atto di sabotaggio le gabbie danneggiate saranno sostituite e i controlli rafforzati.