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Riva del Po, Zamboni non si ricandida

Davide Bonesi
Riva del Po, Zamboni non si ricandida

Notizia inaspettata dalla riunione del Partito democratico: l’attuale primo cittadino non correrà per il bis. Ci sarà Alberto “Bobo” Astolfi

24 febbraio 2024
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Cologna Non si può certo parlare di notizia annunciata. Anzi, il modo giusto per definire quanto avvenuto è classico, un fulmine a ciel sereno. La riunione di mercoledì sera del Partito democratico di Riva del Po si è conclusa con la rinuncia dell’attuale primo cittadino Andrea Zamboni a ricandidarsi sindaco, cosa che si dava per scontato da settimane.

Al suo posto, e questa è forse l’unico aspetto "logico" dell’intera maniera sale Alberto "Bobo" Astolfi, che può coronare oltre trent’anni di impegno politico con la prima volta da sindaco. Ma, ovviamente, la parola spetterà alle elezioni, le seconde per questo giovane Comune, in programma l’8 e 9 giugno prossimi.

Mercoledì si è riunita l’assemblea di circolo del Partito democratico di Riva del Po, allargata ad amici e simpatizzanti, sostenitori della lista civica "Insieme per Riva del Po" per affrontare il tema delle prossime elezioni amministrative. L’assemblea è stata aperta dal segretario di circolo, Dino de Battisti, che ha introdotto una serie di valutazioni sull’operato dell’amministrazione uscente, scaturite anche da un confronto avvenuto all’interno del gruppo consiliare della lista civica, che ha evidenziato la necessità di un lavoro in continuità con segnali di rinnovamento con quanto fatto dall’amministrazione uscente.

Nell’ambito di questa impostazione e nel rispetto delle premesse in origine che dovevano portare alla realizzazione di una nuova comunità che prendesse il posto delle due precedenti di Berra e Ro, considerato che si era prevista un’alternanza nel ruolo di sindaco tra le due comunità. Il sindaco Andrea Zamboni ha messo a disposizione dell’assemblea il proprio mandato, proponendo l’attuale vicesindaco Alberto Astolfi come suo successore, proprio per espletare il percorso tracciato e condiviso in origine.

A seguito della discussione e della proposta fatta, l’assemblea ha indicato nella figura di Astolfi il candidato alla carica di sindaco per il Comune di Riva del Po. Nelle conclusioni, Alberto Astolfi accettando la proposta così formulata ha ringraziato il sindaco Zamboni per il grande lavoro svolto e sottolineato il ruolo centrale della lista civica "Insieme per Riva del Po" e dell’unità di intenti che deve contraddistinguere la lista del centrosinistra, che si propone di governare la comunità nella prossima legislatura.

Questo il comunicato arrivato ieri mattina nella nostra redazione da parte della lista "Insieme per Riva del Po" e del circolo territoriale del Pd.Inizia la corsa È lo stesso Astolfi a spiegare quanto avvenuto mercoledì sera: «Nel 2019, quando si tennero le prime elezioni per Riva del Po - spiega l’attuale vicesindaco -, si era detto che se c’erano determinate condizioni si sarebbe portato avanti un sistema di alternanza fra rappresentanti di Ro e di Berra e così abbiamo deciso (Zamboni è roese, Astolfi di Cologna; ndr). E visto che i tempi stringono e diventava difficile trovare un candidato nuovo, ho dato la disponibilità a candidarmi».

Nel 2019 oltre a Riva del Po ci fu la prima volta anche per Tresignana, ma dall’esterno i problemi maggiori di fusione sono stati vissuti qui. «Questa prima legislatura è stata difficile - conferma Astolfi -, intanto perché il nostro territorio è differente da Tresignana, realtà vicinissime che condividevano già diversi servizi. A questo bisogna aggiungere le situazioni complesse (e inaspettate) che abbiamo ereditato dai due precedenti Comuni, i primi anni con la pandemia e altre difficoltà organizzative, dall’assenza per due anni del segretario comunale al pensionamento di alcune figure chiave nella Ragioneria e nell’Ufficio tecnico. Tutto questo ha giustificato una certa lentezza, ma le cose avviate sono tante». Astolfi, infatti, parla di continuità: «Abbiamo lavorato con i fondi derivati dalla fusione e con quelli del Pnrr. E ora sono diverse le cose fatte o in svolgimento e non perché si avvicina il voto, ma proprio per i ritardi iniziali: nuovo asilo, strade, illuminazione con intervento immediato in caso di guasto. Credo che questo governo di Riva del Po meriti di avere continuità.

Per i programmi c’è tempo, di certo dobbiamo garantire servizi efficienti per l’intero territorio e migliorare sotto l’aspetto della comunicazione».Sono quattro finora i candidati sindaco per Riva del Po, tre di questi, Astolfi, Filiberto Graziani e Francesco Robboni, sono amici di vecchia data: «D’altronde il sottoscritto è sulla piazza da tempo, ho iniziato l’attività politica nel 1990... Filiberto è del mio paese, Francesco è un carissimo amico, così come lo è del resto Gabriele Pavani (dovrebbe essere in lista con l’altra candidata Daniela Simoni; ndr). Io sono stato socialista, poi nei Ds e ora nel Pd, sono sempre stato nel centrosinistra, ma moderato. Come me, anche i miei amici sono liberi di fare quello che vogliono a livello politico, resteranno sempre miei amici. Di certo - conclude - non ci si dovrà aspettare da me una campagna elettorale dai toni forti, non è e non sarà il mio modo di fare politica».