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Cento, il testamento di Tasi un'offesa? Tutti solidali con “Buco” Dinelli

Cento, il testamento di Tasi un'offesa? Tutti solidali con “Buco” Dinelli

Il presidente del Risveglio era stato definito anagraficamente superato

27 febbraio 2024
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Cento Il Carnevale di Cento è anche noto per le polemiche che annualmente si vanno a creare intorno alla kermesse. Anche quest’anno non è stata fatta eccezione e questa volta ad accendere la miccia è stato il testamento di Tasi. Infatti proprio sui lasciti metaforici della maschera storica di Cento, che vengono donati in maniera dissacratoria ai personaggi locali più noti, si è scagliato con vivacità il popolo dei social.

Nella “zirudella” dialettale, letta al microfono prima dei fuochi, Tasi ha colpito numerosi personaggi celebri, molti dei quali fanno sapere di non aver gradito né cosa è stato detto né il modo in cui è stato detto. Ad onor del vero, in molti sul web si sono scagliati contro il linguaggio del testamento, ritenuto in alcuni casi volgare ed offensivo, in particolar modo nei casi di Cristiana Fantozzi (ex presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento), Fabrizio Toselli (pasticcere di via Guercino) e soprattutto Giancarlo Dinelli (presidente della società carnevalesca Risveglio). Proprio quest’ultimo è stato al centro delle polemiche più accese. Tasi, in maniera molto chiara, suggeriva a Dinelli, in arte “Buco”, di farsi da parte e lasciare l’associazione in mano ai giovani, essendo lui ormai solo e anagraficamente inadatto. Questa accusa è stata immediatamente giudicata negativamente dai centesi, che hanno lanciato numerosi messaggi di solidarietà alla società Risveglio e al suo presidente, che nel frattempo ha ringraziato per il sostegno, facendo sapere che avrebbe valutato il da farsi. Tra i messaggi di solidarietà più importanti, quelli delle due società carnevalesche Fantasti100 e Mazalora, che hanno immediatamente rigettato le accuse rivolte a “Buco”, sostenendone l’importanza e le capacità; come se in questi casi la gara non contasse e anzi non vi fossero mai state diatribe tra i carristi, tutti uniti a sostegno del Risveglio.

I bene informati, poi, riportano di alcuni messaggi privati ricevuti dall’amministrazione comunale da parte dei bersagli di Tasi per lamentarsi del testamento. Di certo, ancora una volta Tasi ha dimostrato che nessuno è immune dal suo sguardo.l

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