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Emergenza rifiuti

Ferrara, dai sacchetti all’amianto: fuori dai cassonetti si trova di tutto

Ferrara, dai sacchetti all’amianto: fuori dai cassonetti si trova di tutto

Non ci sono punti esclusivi e questo complica i controlli. Balboni: “Ogni anno il recupero dei rifiuti abbandonati costa un milione di euro”

27 febbraio 2024
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Ferrara Cassonetti stracolmi capita di vederne ovunque, in centro storico come nella periferia della città. Sacchetti a terra, rifiuti abbandonati e talvolta in contenitori non corretti. Generalmente la situazione smaltimento nell’area urbana non è preoccupante, tuttavia può succedere di passare di fianco a isole ecologiche dalle condizioni critiche. «È la normalità - dichiara una residente in via Mura di Porta Po, dove alcuni sacchi sono a terra fuori dal bidone -, di solito si accumulano verso sera e poi la mattina passano a prenderli. Purtroppo qualcuno li lascia fuori e non è bello da vedere». Non è la prima volta che i cassonetti sono vuoti e l’immondizia sparsa per strada: forse la noia, forse la paura di pagare una sovrattassa (è il caso, falso, delle calotte per l’indifferenziata) o la diseducazione ambientale spingono coloro che non smaltiscono i rifiuti nel modo corretto a lasciare tutto a terra, incuranti delle sanzioni a cui vanno incontro e alle conseguenze sull’intera cittadinanza. «L’abbandono di rifiuti non è solo un danno ambientale - spiega l’assessore all’Ambiente Alessandro Balboni - che offende il decoro urbano, ma può rappresentare un danno economico per i ferraresi e anche per le attività economiche e commerciali. Ogni anno il recupero dei rifiuti abbandonati costa circa un milione di euro che poi rientra nel sistema tariffario e viene distribuito su tutte le bollette, sia utenze domestiche che utenze non domestiche. Se tutti conferissero correttamente i rifiuti pagherebbero una bolletta più bassa del 5%, cosa che oggi sopportiamo per colpa di alcuni incivili». Ad essere abbandonati non sono solo i rifiuti domestici, ma anche sversamenti di materiale nocivo, come l’amianto. «Non c’è un punto preciso della città soggetto all’abbandono - dichiara Michele Maietti, ispettore della Polizia locale insieme al comandante Claudio Rimondi -, alcune volte è il centro città, altre le parti più lontane e nascoste come l’area della piccola e media industria. Noi recentemente abbiamo lavorato nella zona di via Battistella. I rifiuti vengono abbandonati anche nei fossi e lungo le campagne». Sandro Berghi, responsabile del distretto di Ferrara del servizio ambientale Hera, prosegue nella mappatura: «Di solito sono zone isolate e poco abitate. Si trova di tutto, dall’amianto alla lana di vetro, lana di roccia e materiale di costruzione. Evidentemente qualche cantiere edile invece di utilizzare i canali regolari approfitta dell’oscurità per abbandonare i rifiuti. Altro fenomeno degradante è di introdurre rifiuti non compatibili nei cassonetti specifici. Purtroppo i comportamenti non virtuosi sono attuati da tutti.