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Il caso

Armi rubate a Santa Maria Codifiume, mitraglietta e munizioni non si trovano

Annarita Bova
Armi rubate a Santa Maria Codifiume, mitraglietta e munizioni non si trovano

I ladri hanno rotto il vetro della jeep dei carabinieri e hanno preso manganelli e M12, tensione alle stelle

28 febbraio 2024
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Santa Maria Codifiume Rubate mitragliette, munizioni, manganelli ed anche alcuni documenti dall’auto dei carabinieri. È successo lunedì sera a Santa Maria Codifiume. I militari erano stati chiamati a intervenire in una casa per una lite in corso ed hanno parcheggiato davanti al cancello. Dopo circa trenta minuti sono tornati alla pattuglia ed hanno trovato il vetro rotto e il baule svaligiato. È iniziata dunque una corsa contro il tempo, con strade chiuse e posti di blocco: qualcuno stava girando armato fino al collo. Dall’auto dei carabinieri sono stati rubati due manganelli, due mitragliette M12, un bollettario, due caricatori con 180 proiettili. Appena preso atto del furto i militari hanno diffuso l’informazione alla centrale operativa che a sua volta ha diramato l’allerta massima alle pattuglie in servizio con il chiaro intento di recuperare al più presto la refurtiva. Sul posto anche i vigili del fuoco che hanno aiutato a scandagliare un canale. Proprio lungo il corso d’acqua un operatore ecologico ha visto un sacco galleggiare e lo ha segnalato, al suo interno c’erano i due manganelli e una mitraglietta. Tensione Una lunga giornata quella di ieri per i carabinieri di Ferrara, iniziata a dire il vero lunedì sera. In un primo momento si è temuto in un colpo "mirato", studiato nei dettagli appositamente per arrivare a portare via le armi. E la tensione è salita alle stelle. L’allarme è stato diramato a tutte le pattuglie del territorio e in pochi minuti una imponente macchina è stata messa in moto. Il buio pesto e la pioggia non hanno certo aiutato. I carabinieri hanno cercato in tutti i modi di non creare allarmismo, tenendo però la guardia molto alta. Poco dopo l’alba un operatore ecologico ha notato un sacco nero nel letto di un canale a San Nicolò e pensando fossero rifiuti gettati nella notte, ha pensato di controllare. All’interno c’erano parte delle armi rubate. La chiamata al 112 è scattata subito, i carabinieri si sono portati sul posto ed hanno così recuperato due manganelli ed una mitraglietta, ma anche alcuni documenti. I militari hanno dunque chiesto l’intervento dei vigili del fuoco come anche del Consorzio di Bonifica per abbassare il livello dell’acqua e controllare così meglio i letti dei canali. Dopo il primo ritrovamento è emerso in qualche modo che il colpo sarebbe stato estemporaneo e dunque nulla di organizzato perché altrimenti le armi non sarebbero state lanciate nel canale ma fatte sparire nel giro di poco. È dunque più probabile che qualcuno, vedendo l’auto parcheggiata, abbia deciso in quel momento di provare a mettere a segno l’assurdo (e pericolosissimo) furto. Va specificato che l’auto in questione, una Jeep, non è una di quelle del nucleo radiomobile (che ha il parabrezza blindato e vetri antisfondamento) e chi ha agito ha potuto rompere il vetro facilmente. In tutto il territorio sono rimasti attivi i posti di blocco, in particolar modo sulle stare principali come le statali Adriatica e Romea. All’appello manca ancora una mitraglietta e le munizioni. Intanto è stata aperta un’indagine per furto pluriaggravato mentre per i carabinieri che erano in servizio potrebbe essere avviato un procedimento interno. In linea d massima, infatti, le armi non andrebbero mai lasciate salvo situazioni particolari (e la lite in corso potrebbe essere una di queste) in cui il non portarle garantisce maggiore sicurezza. (ha collaborato Giorgio Carnaroli)