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Cau, in regione quasi 80mila accessi in quattro mesi. Oltre 11mila nel Ferrarese

Cau, in regione quasi 80mila accessi in quattro mesi. Oltre 11mila nel Ferrarese

Il punto dell’Emilia Romagna sul nuovo servizio per patologie lievi: “Tempi di attesa contenuti, in media 40 minuti nell’ultima settimana”

29 febbraio 2024
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Ferrara Sono stati 66.515 gli accessi in quattro mesi  nei Centri di assistenza all’urgenza (Cau) dell’Emilia-Romagna. Il dato è stato raccolto tra  il 1° novembre e il  25 febbraio e  sale fino a sfiorare gli 80.000 ingressi (esattamente 77.797) considerando anche Ferrara e provincia, prime a partire in via sperimentale. Sono questi i numeri, costantemente monitorati dalla Regione per valutare l’andamento dell’attività sanitaria su tutto il territorio, dopo il completamento della prima tranche di strutture a cui se ne aggiungeranno un’altra ventina quest’anno.

Il monitoraggio della Regione conferma i tempi di attesa contenuti, in media 40 minuti nell’ultima settimana, e l’83% dei pazienti che riceve assistenza e cura in loco; continua ad essere l’orario diurno quello a maggior affluenza, con l’81% degli accessi che avviene tra le 8 e le 20, e la fascia di età più rappresentata è sempre quella tra i 18 e i 64 anni (68% dei casi). I cittadini mostrano di conoscere la “vocazione” dei Cau,  continuando a mantenere in capo ai Pronto soccorso le emergenze: il 53% degli accessi è dovuto a problemi ortopedici o intestinali e a disturbi minori.

“I Centri di assistenza all’urgenza stanno funzionando bene, i cittadini iniziano a conoscerli e a utilizzarli nel modo giusto, cioè per patologie non gravi, dimostrando di aver compreso bene il motivo per cui sono nati - afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffale Donini – Andiamo avanti con questo progetto innovativo, a cui altre Regioni stanno guardando con interesse. Tutto questo è possibile grazie alla buona organizzazione messa in campo e a tutti i professionisti coinvolti, mediamente molto giovani, dato che il 61% dei medici ha meno di 35 anni. Un dato che ci fa piacere e che dimostra che i CAU, oltre che un servizio apprezzato dai cittadini, sono anche un contesto professionale gradito alle nuove generazioni di professionisti sanitari".

Sono 348 i medici che lavorano nei CAU, di cui 146 donne e 202 uomini; esattamente la metà, 174, sono specializzandi.  

Dati 1° novembre 2023 - 25 febbraio 2024

Questi, in sintesi, i numeri dell’attività svolta dal 1° novembre al 25 febbraio nei 30 Cau aperti e monitorati, forniti dalla Regione: 66.515 accessi (77.797 considerando anche quelli di Ferrara, oltre 11mila, i primi a partire in via sperimentale come ambulatori a bassa complessità), l’81% dei quali in orario diurno (comprese le strutture aperte solo di giorno); in media 16 accessi al giorno al mattino (dalle 8 alle 14) e 13 il pomeriggio (dalle 14 alle 20); variano invece da un minimo di 1 a un massimo di 31 gli accessi giornalieri in orario notturno (dalle 20 alle 8).

Più di 8 pazienti su 10 (esattamente l’83%) sono inviati al medico curante a conclusione del percorso, quindi con assistenza e cura prestata in loco; i tempi medi di attesa nell’ultima settimana di monitoraggio sono di 40 minuti, da un minimo di 5 minuti a un massimo di 1 ora e 49 minuti, e di circa 1 ora nelle settimane precedenti; casistica per la maggior parte (53%) ortopedica, gastro-intestinale e relativa a disturbi minori; il 68% degli accessi sono effettuati da persone tra i 18 e i 64 anni. Infine, il 61% dei medici che lavorano nei CAU ha meno di 35 anni.