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Cento, gesto della scimmia all’Arena. Il Tar conferma due anni di Daspo

Simone Gagliardi
Cento, gesto della scimmia all’Arena. Il Tar conferma due anni di Daspo

Respinto il ricorso del tifoso. I giudici: «Atto gravemente discriminatorio» contro un giocatore di colore della Benedetto XIV

29 febbraio 2024
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Cento Uno spiacevole evento datato 2023. È il mese di maggio dello scorso anno, tempo di playoff per la BenedettoXIV Cento reduce dalla miglior stagione regolare della sua storia in serie A2, terminata al secondo posto in classifica. Nel primo turno dei playoff l’accoppiamento dei quarti di finale dice BenedettoXIV-Fortitudo Bologna al meglio delle cinque. Le prime due partite disputate alla Baltur Arena di Cento non vanno proprio come sarebbero dovute andare, 1-1 e la serie passa al Paladozza di Bologna dove la Fortitudo chiude la serie ed elimina la BenedettoXIV.

Ma gara tre di quella serie viene ricordata anche per lo spiacevolissimo inconveniente capitato a Derrick Marks, straniero di colore della squadra centese di quella stagione, deriso e sbeffeggiato con evidenti gestualità sulle tribune da un tifoso identificato; gesti irriverenti e offensivi fotografati e ripresi che hanno fatto il giro del web dando riscontro a una notizia presto diventata caso di cronaca. La società centese ha subito denunciato quanto accaduto sul suo sito mentre le immagini circolavano liberamente in tutta Italia. La stessa Fortitudo Bologna prese posizione su quanto accaduto. La giustizia fece immediatamente il suo corso perché al tifoso presto individuato fu comminato un Daspo di due anni, provvedimento volto ad anticipare la tutela dell’ordine e della sicurezza nel corso delle manifestazioni sportive. Il tifoso bolognese si è appellato contro la lunga diffida comminata al Tar adducendo la proporzione tra i due anni di sanzione a fronte della breve durata del fatto commesso. Il Tribunale amministrativo regionale, nei giorni scorsi, ha però confermato l’entità della diffida comminata rigettando il ricorso presentato in quanto «durante la manifestazione sportiva è stato inequivocabilmente identificato il gesto della scimmia in presenza di giocatori di colore della squadra avversaria, gravemente discriminatorio e idoneo a porre in pericolo la sicurezza pubblica»

Un comportamento inaccettabile. E se la sanzione deve essere proporzionata alle offese allora i due anni di diffida sono stati reputati dall’organo giudicante giusti e commisurati.

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