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I dati in provincia

Ferrara, abbattimento controllato delle nutrie: «Nel 2023 uccisi oltre 44mila animali»

Ferrara, abbattimento controllato delle nutrie: «Nel 2023 uccisi oltre 44mila animali»

I dati della prefettura. Riunito il tavolo tecnico per fare il punto sulla campagna di contenimento della specie. Nel mirino anche colombacci e oche selvatiche

29 febbraio 2024
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Ferrara Il Prefetto Massimo Marchesiello e l’assessore regionale all’Agricoltura Massimo Mammi hanno presieduto oggi pomeriggio (29 febbraio) un tavolo tecnico per fare il punto della situazione sulle attività finalizzate «alla eradicazione della Nutria, specie alloctona considerata infestante, come previsto dal Piano regionale di controllo stabilito dalla Dgr 546 del 19/04/2021 per il periodo 2021-2026», scrive l’Ufficio territoriale del governo. 

L’incontro ha rappresentato l’occasione per affrontare con approccio pragmatico l’annoso problema della emergenza “nutrie” in un territorio, quello ferrarese, aggiunge la Prefettura, «particolarmente favorevole sotto il profilo morfologico per la proliferazione dell’animale, con un reticolo di corsi d’acqua esteso per circa 4.200 km».

L’assessore Mammi, in particolare, ha sottolineato l’attenzione con la quale la Regione Emilia-Romagna sta affrontando l’emergenza, sia per quanto riguarda i danni all’agricoltura che ne derivano sia sotto il profilo della sicurezza idraulica (scavo degli argini). Per questa ragione solo nel 2024 sono stati stanziati 100mila euro di fondi regionali per attuare il Piano di controllo integrato, che prevede, tra l’altro, l’utilizzo di armi da fuoco per l’abbattimento dell’animale.

La Polizia provinciale di Ferrara, aderendo al progetto sperimentale di abbattimento della nutria con la più efficace carabina ad aria compressa calibro 22, «nel solo 2023 ha eliminato, con i suoi 350 coadiutori, 44.115 capi, sostanzialmente il 50% del numero complessivo di quelli abbattuti sull’intero territorio regionale – prosegue il comunicato di Palazzo Giulio D’Este – Nel riconoscere gli sforzi fin qui compiuti dalla Regione sul fronte del contrasto alla proliferazione della nutria, le associazioni degli agricoltori hanno altresì evidenziato ulteriori problemi per i raccolti causati dalla più recente, abnorme proliferazione di colombaccio ed oca selvatica. Al riguardo l’assessore Mammi ha assicurato che queste ultime problematiche «saranno oggetto di doverosi approfondimenti e valutazioni». La riunione, alla quale erano presenti anche la Comandante della polizia provinciale, Roberta Artioli, il dirigente della Polizia di Stato, Sergio Russo, il presidente del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, Stefano Calderoni, e i vertici delle segreterie provinciali di Coldiretti, Confagricoltura e Cia, «si è conclusa con l’impegno di tutte le componenti coinvolte a procedere ad un attento monitoraggio del fenomeno, attraverso più frequenti momenti di confronto e analisi dei risultati ottenuti rispetto alle indicazioni del citato Piano regionale di controllo».