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I costi della sanità

Prog.Este, il conto dei servizi vola: da 23 milioni a oltre 54 all’anno

Prog.Este, il conto dei servizi vola: da 23 milioni a oltre 54 all’anno

Ferrara, questo il costo delle prestazioni non sanitarie pagato dall'ospedale Sant’Anna nel 2022

03 marzo 2024
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Ferrara La parola ha un bel suono. Letta e pronunciata in inglese, all’inizio del millennio, sembrava aprire un futuro di grandi opportunità per il servizio pubblico che con risorse sempre più diradate cercava di adottare nuove formule, più flessibili rispetto al passato, per sostenere il costo della tutela di un bene primario come la salute. Il “project financing” nel settore sanitario è stato applicato da alcune amministrazioni pubbliche, ad esempio nel Veneto (Mestre, Verona) e a Ferrara, dove fu realizzato il Nuovo Sant’Anna e dove un consorzio di imprese, Prog.Este, ha finanziato con risorse proprie la costruzione dell’opera (circa 45 milioni di euro sui 281 del costo complessivo, secondo il conteggio fatto dalla Regione alcuni anni fa).

Il modello non ha avuto, poi, molta fortuna ed è stato spesso contestato per i costi iperbolici caricati sulle casse pubbliche e per i contenziosi legali che anche a Ferrara sono stati numerosi ed onerosi (nei primi anni di gestione si parlò addirittura di richieste di risarcimento per 300 milioni di euro da parte del sodalizio). Nel 2017, per rimanere sul tema, l’ex direttore generale del Sant’Anna, Tiziano Carradori, che considerava troppo oneroso il contratto con Prog.Este, negoziò con il raggruppamento d’imprese una transazione per 6,2 milioni di euro a fronte, come scrisse, di «richieste per 160 milioni di euro a vario titolo formulate dal consorzio». Per l’azienda ospedaliera il costo iniziale previsto dal contratto era di 23,6 milioni di euro l’anno per 30 anni (servizi compresi). Nel 2022, dieci anni dopo l’apertura dell’ospedale, il conto – i dati sono stati forniti dall’Asl di Ferrara su richiesta della “Nuova Ferrara” – è salito a 54.841.835,21 euro.

Con questa somma, come precisato dalla stessa Asl, sono stati acquistati da Prog.Este, come da contratto, i servizi non sanitari effettuati in ospedale dalle imprese incaricate dal consorzio: servizio di lavanolo per divise e abiti da lavoro, gestione dello strumentario chirurgico, servizio di sanificazione e pulizia degli spazi interni ed esterni, servizio di disinfezione, disinfestazione, derattizzazione, servizio di ristorazione, servizio di vigilanza, servizio di logistica, servizio di reception, centralino, call center, gestione/manutenzione impianti e manutenzione edile, gestione e ottimizzazione servizio energia, trigenerazione (fornitura energia elettrica con recupero di energia termica).

La durata del contratto per i servizi no core, è di 29,833 anni – sono sempre dati Asl – con decorrenza «dal completamento del trasferimento delle attività ospedaliere presso il nuovo polo di Cona (01.01.2013)».

In pratica i costi, che vengono revisionati annualmente e incamerano l’aggiornamento Istat, continueranno ad entrare nel bilancio dell’azienda ospedaliera fino al 2043. E sono spese che non è facile ricostruire dall’esterno perché si spalmano su molti servizi: il dato complessivo è sparito da anni alle cronache sanitarie della provincia e quello fornito dall’Asl è il primo aggiornamento, da molto tempo a questa parte, sull’incidenza di questa spesa sul bilancio provinciale e regionale della sanità. Con il consorzio non è semplice dialogare. Nel 2016, proprio di fronte a questa osservazione rivolta dalla “Nuova” alla società, il presidente, Ruben Saetti, rispose che «la comunicazione per noi è essenzialmente quella di dimostrare con i fatti che facciamo quotidianamente del nostro meglio per portare a termine ciò che ci è stato contrattualmente affidato». Il tema era l’applicazione del ticket sui parcheggi a Cona e le tariffe oggetto di trattativa con l’azienda ospedaliera.

La gestione economica dei parcheggi è un’altra competenza di Prog.Este (servizio no core, cioè non di natura sanitaria). Finora la questione, che ha sempre suscitato vivide proteste da parte dell’utenza, è stata rinviata: per procedere si attende l’apertura della linea ferroviaria interrata sotto via Bologna (questo il motivo dell’ultimo slittamento deciso alcuni anni fa e per il quale i parcheggi a Cona sono ancora gratuiti). Poi, se sui parcheggi scenderanno le sbarre, Prog.Este vedrà salire i suoi ricavi, questa volta direttamente a carico dell’utenza.

Gi.Ca.

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