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Il caso

Molestie all’asilo, genitori in pressing

Annarita Bova
Molestie all’asilo, genitori in pressing

Unione Valli e Delizie Arresto in flagranza per reati sessuali, sala consigliare gremita. Faccia a faccia tra famiglie e amministratori. «Non possiamo fare altro che aspettare»

08 marzo 2024
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Unione Valli e Delizie Una sala consiliare gremita di genitori ansiosi e preoccupati. Gli amministratori del comune dove uno stagista è stato arrestato in un asilo per reati sessuali, hanno incontrato le famiglie. «Abbiamo molto apprezzato, ci siamo sentiti in qualche modo meno soli - hanno detto -. Naturalmente non ci è stato detto molto in ordine a quanto successo e non potrebbe essere altrimenti visto che ci sono delle indagini in corso».

L’incontro

Gli amministratori hanno voluto esserci e in momenti diversi hanno incontrato anche le insegnanti. «Non sappiamo cosa pensare, come muoverci e da che parte iniziare - dicono -. Per questi motivi al momento è meglio stare ad aspettare perché le forze dell’ordine, in cui abbiamo la massima fiducia, stanno lavorando. Come spesso avviene nelle piccole comunità, le voci sono tante e ogni giorni rispetto questa vicenda si aggiungono e si tolgono dei tasselli». Al momento, l’unica cosa certa è che «quel ragazzo è stato colto sul fatto in un asilo. Le vittime sono quindi i bambini e le loro famiglie. Ma di più non sappiamo e non possiamo sapere. Viviamo anche noi giorni di angoscia e ci sentiamo di dire che anche le maestre sono distrutte. Vedremo, capiremo e solo dopo agiremo». La riunione è stata tranquilla, anche i toni si sono abbassati. «I bambini continuano la terapia, sarà un percorso lungo ma siamo certamente in buone mani. Purtroppo, e questa è una grave mancanza, dobbiamo arrivare a Bologna perché a Ferrara manca un centro specializzato. Per i nostri figli andremmo anche in capo al mondo, ci mancherebbe, ma per loro diventa ogni giorno più pesante uscire dalla solita routine». Come detto, le indagini vanno avanti come anche le azioni individuali. «I nostri avvocati hanno le carte in mano, ma è lunga. Intanto ci preme capire dal ministero che tipo di verifiche sono state fatte prima di assegnare il posto a quel ragazzo. Il suo punteggio è molto alto, ma non ha alcuna competenza e con bambini così piccoli la prudenza dovrebbe essere massima». Quindi, «altro punto bisognerà capire dove e quando il ragazzo ha agito. Non vogliamo puntare il dito su nessuno, ma abbiamo diritto di capire e una cosa è certa: arriveremo fino in fondo a questa terribile vicenda».