Marrara, ecco come diventerà il vecchio palazzone
Accoglierà servizi turistici, commercio e spazi civici: posata la prima pietra di un intervento da 5 milioni di euro
Ferrara Cinque milioni di euro per riqualificare il vecchio palazzone di Marrara. Sarà dedicato a tre principali funzioni: ricettiva per accoglienza turistica (con bar, tavola calda, camere e servizi); aggregativa (con sala polivalente e spazi aperti ai cittadini); funzione commerciale (con negozi, uffici) e di servizio alla comunità con uno studio medico. Oggi, sabato 9 marzo, è stata posata la prima pietra di un intervento che vale oltre 5 milioni di euro.
La scheda
Le opere di rigenerazione del PNRR prendono avvio da quello che era utilizzato come magazzino, il piccolo edificio posto dietro al Palazzone e che, in antico, aveva funzioni di stalla per cavalli, ricovero attrezzi e deposito.
Le pessime condizioni strutturali dell'immobile hanno fatto propendere per una sua totale demolizione, per realizzare una nuova costruzione concepita in maniera versatile che potrà assolvere a vari usi. Da un lato questo spazio potrà infatti fungere da deposito per le future attività che si insedieranno nel Palazzone e, dall'altro, sarà un luogo di aggregazione polifunzionale. Saranno inoltre garantite alte prestazioni energetiche grazie all'isolamento termico a cappotto delle pareti esterne e ai pannelli fotovoltaici in copertura.
Per quanto riguarda il Palazzone, invece, si partirà entro la primavera 2024. Come prima cosa verrà avviato il cantiere finanziato dai fondi per il "Sisma 2012" con cui saranno consolidate le fondazioni e le murature, sostituite le travi lignee del tetto fortemente deteriorate e rinforzate quelle dei solai con l'aggiunta di elementi di recupero.
Le reazioni
“Abbiamo realizzato una promessa elettorale: recuperare questo palazzo storico, legato alla famiglia Boari, e che ha un'importanza per tutta la comunità di Marrara e non solo – ha detto il sindaco Alan Fabbri – È un progetto che incuba in totale 5,5 milioni di euro, di cui la maggior parte deriva dai fondi PNRR che siamo riusciti a intercettare e un’altra quota per la ricostruzione post sisma. Oggi finalmente partiranno i lavori. Abbiamo deciso di destinarne una parte dello stabile alla comunità marrarese con una sala polivalente per le attività civiche, ci sarà un ambulatorio medico e lavoreremo con l’Ausl per portare l’infermiere di quartiere in supporto. Inoltre cercheremo realtà commerciali che possano insediarsi ed è nostra intenzione realizzare nell’ultimo piano una foresteria, che sarà gestita da una società privata, in un’ottica ampia di turismo lento. Credo nell’impegno tra pubblico e privato, perciò una volta restaurato cercheremo aziende per farle insediare, e credo in questa frazione”, ha spiegato Fabbri, davanti a molti marraresi presenti.
Il primo cittadino ha poi aggiunto: “Come Amministrazione comunale abbiamo cercato di prendere più fondi possibile e siamo tra le città con la media pro capite più alta a livello nazionale di finanziamenti captati. Sono circa 1.500 euro ad abitante annuo, per un totale di circa 140 milioni di euro complessivi”.
“La volontà è creare un centro vivo, contro lo spopolamento, realizzando delle sale per momenti aggregativi e feste di compleanno oltre che delle aule studio con la connettività a internet veloce, che spesso nelle frazioni è assente. Il nostro obiettivo più ampio è offrire un volano per animare le frazioni e al contempo creare nelle frazioni una nuova centralità per chi le abita”, spiega il vicesindaco Nicola Lodi.
“A Marrara è nato Adamo Boari, architetto e ingegnere che tra le altre ha fatto l'acquedotto monumentale di Ferrara. Ora questa struttura, caratteristica e centrale per questo paese, contribuirà a fare tornare questa frazione centro pulsante e vitale, con servizi legati al turismo lento, ciclistico e fluviale. Sarà accessibile ed ecosostenibile, con forti punti di identità storica”, evidenzia l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Maggi.