Comacchio, disastro galleria Fogli: allagata ormai da 25 anni
Ricorsi, sentenze e proteste ma nulla è cambiato, commercianti avviliti
Comacchio Sono trascorsi 25 anni dall’avvio dei lavori di riqualificazione della Galleria Edgardo Fogli e dopo errori di progettazione e di esecuzione, acclarati dal Tribunale di Ferrara che, nel 2014 aveva condannato, a chiusura di un lungo contenzioso, l’impresa esecutrice a risarcire il Comune di Comacchio, continua a piovere sul bagnato. Non è solo una metafora, ma un dato di fatto, perché la storica galleria, che unisce due strade attraversate da migliaia di turisti (via Muratori e via Edgardo Fogli), all’interno della quale sopravvivono alcuni esercizi commerciali, ad ogni acquazzone o temporale, si trasforma in un acquitrino.
La storia
Anche i residenti sono costretti a zigzagare tra le pozzanghere, in quanto il tetto resta un’opera incompiuta, benché nel 2012 l’amministrazione lagunare avesse provveduto a fissare sulla sommità degli edifici che si affacciano sulla galleria, una guaina protettiva. «La situazione non è cambiata - è lo sfogo di un esercente -; da anni combattiamo con la presenza di muffa che si infiltra tra le pareti, ma ci sono pure ristagni d’acqua piovana sul pavimento e alghe, che tendono a formarsi periodicamente. L’esecuzione di un intervento risolutivo per la nostra situazione è davvero una nota dolente. Sembra che non se ne venga a capo -prosegue il titolare di un esercizio pubblico -, perché il Comune ha vinto la causa nel 2014 contro l’impresa che doveva eseguire i lavori, ma non può investire quella somma, poco più di 400mila euro, dal momento che la galleria Fogli è privata». Un pasticcio tutto all’italiana insomma di cui La Nuova continua a parlare da anni. Per l’occasione l’inviato Charlie Gnocchi aveva incontrato i residenti e l’allora sindaco Paolo Carli, il quale aveva confermato la sussistenza di un contenzioso con l’impresa esecutrice, sottolineando la volontà del Comune di porre rimedio ai disagi e ai problemi di decoro e degrado, originati dall’assenza di copertura adeguata sulla sommità della galleria. La causa Nel 2014 l’amministrazione lagunare vince la causa ed il Tribunale di Ferrara riconosce, a titolo risarcitorio, una somma pari 401. 856,04 euro, "per la non perfetta esecuzione dell’opera, secondo la regola dell’arte", ma ha anche per "la responsabilità del progettista per errori nella progettazione e del direttore dei lavori, per la mancata adozione delle norme di diligenza e perizia nella direzione e nella sorveglianza dei lavori". La svolta sembrava vicina, ma la galleria è di proprietà privata ed il Comune avrebbe potuto avviare lavori di messa in sicurezza solo se tutti i proprietari avessero ceduto la loro quota a parte all’ente pubblico. «Non si è raggiunto un accordo tra gli interessati, - conclude l’esercente -, ossia una ventina di proprietari, e così siamo in una situazione di stallo e di degrado. Occorre una soluzione rapida».