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Ferrara, Piazza Cortevecchia fa discutere e divide i ferraresi

Francesco Gazzuola
Ferrara, Piazza Cortevecchia fa discutere e divide i ferraresi

Alcuni dubbi legati all’ubicazione: «Ottimo progetto ma è nel luogo sbagliato». I lavori iniziati ad agosto termineranno a fine mese e la distesa tornerà fruibile

13 marzo 2024
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Ferrara Porta di accesso al centro storico e biglietto da visita per la città, un tempo distesa di parcheggi e ora moderno spazio urbano. Piazza Cortevecchia si è rifatta il look da cima a fondo e da fine mese i cittadini potranno riappropriarsi definitivamente di tutta l’area. I lavori sono entrati nella fase conclusiva di un progetto iniziato il 28 agosto e che vedrà la luce dopo sette mesi dall’inizio del cantiere. Rispetto alle previsioni di durata iniziale, i lavori sono slittati in seguito ad alcuni ritrovamenti archeologici, tra cui le antiche latrine estensi e le fondazioni murarie, ma sarà possibile tornare a fruire della piazza giusto in tempo per la stagione primaverile, quando il bel tempo e il caldo spingono le persone all’aperto. Proprio in piazza Cortevechia, infatti, le attività commerciali saranno libere di stendere i propri dehors e accogliere turisti e passanti per colazioni e aperitivi, pranzi e cene. I negozianti possono quindi tirare un sospiro di sollievo dopo mesi di preoccupazione per quella che si stava profilando un’annata commerciale compromessa, in particolare quando i lavori erano arrivati fino alla porta d’ingresso dei locali. Al contrario, ora la piazza può diventare una forte calamita per visitatori e residenti che vogliono sorseggiare uno spritz in un contesto completamente rinnovato, facendo quindi la felicità dei commercianti.

Il cantiere ha visto susseguirsi diverse fasi, passo dopo passo, prima con la demolizione del vecchio manto stradale, poi con l’opera di pavimentazione in porfido, passando per la costruzione di atolli sopraelevati. Proprio in queste strutture dalla forma vulcanica è in corso la messa a dimora degli alberi che faranno della piazza un’oasi verde con zone d’ombra in pieno spazio urbano. I primi platani – queste le alberature che troveranno posto negli atolli – sono stati piantati ieri mattina e molti curiosi si sono fermati ad osservare le operazioni. Il consueto andirivieni tra via Cortevecchia, contrada di Borgoricco e via del Turco ha rallentato qualche minuto proprio a scrutare gli operai impegnati nella messa a dimora degli arbusti con escavatore e pale.

Impressioni

I passanti si sono lasciati andare ai primi commenti ora che la piazza sta assumendo la sua forma definitiva. I lavori rimanenti riguardano, oltre alla piantumazione dei platani, il completamento della pavimentazione con la posa degli ultimi sampietrini, la realizzazione dei bagni pubblici e dell’isola ecologica divisa in due parti. I passanti analizzano, esprimono giudizi, i più positivi, e scattano fotografie.

«Un intervento molto bello – afferma Nicola originario di Barletta, soddisfatto del risultato finale –. Il progetto ha reso questa piazza rara, una vera novità per chiunque passi da qui. È un bel biglietto da visita, anche perché siamo in pieno centro. Mi muovo tra Ferrara e Barletta da dieci anni perché mio figlio lavora qui e invidio molto questa città perché è all’avanguardia: quando c’è qualcosa che non va si interviene immediatamente per risolvere il problema».

Sono molti i giudizi che promuovono la nuova piazza e la riqualificazione apportata nell’intera area, così come espone Andrea Besutti: «Abito in via del Turco da vent’anni e qui siamo contenti perché hanno finalmente valorizzato tutta la zona. C’è stato un rendering e un sondaggio per scegliere il progetto, quindi i cittadini hanno avuto modo di partecipare in prima persona. Un lavoro a regola d’arte e nei tempi, mentre precedentemente c’era il parcheggio e con l’asfalto sembrava una fornace».

Alla domanda se il progetto abbia migliorato o meno la distesa risponde Luigi Roveri: «Un intervento ci voleva, ma d’altronde era difficile fare peggio di prima». C’è poi chi, come Benito Magagna, preferisce rimandare le valutazioni quando tutti i lavori saranno terminati e la piazza sarà completamente fruibile: «Conservo il giudizio per la fine, anche perché a vederla così non è ben chiaro come sarà la circolazione delle auto».

Il riscontro tecnico arriva puntuale dall’architetto Alberto Guzzon: «Non si può criticare il progetto che ha portato una netta svolta a una piazza che si trascinava da cinquant’anni piccoli interventi provvisori. È un’ottima soluzione, realizzata bene però nel luogo sbagliato. Questo tipo di riqualificazione va bene nelle zone un po’ meno centrali. Storicamente – continua – la piazza è un luogo aperto e possibilmente porticato dove gli abitanti possono sostare e svolgere attività ricreative e libere. I dubbi rimangono sull’ubicazione ma sul tipo di intervento non si può disapprovare».

Tra un paio di anziani che hanno seguito appassionatamente l’evoluzione del cantiere definiscono la nuova piazza «un’opera d’arte», arrivano anche delle bocciature. La pianificazione e il restauro non hanno convinto tutti, neppure il signor Giampietro Rossi: «Non mi convince perché questo tipo di conformazione è esagerata per il centro città. Prima che venissero messi gli alberi, poi, la gente passava e non capiva cosa fossero queste strutture a forma di vulcano». Gli risponde un presente ironizzando: «C’è chi non ha capito Gaudí e la Sagrada Familia, figuriamoci se può capire questo».

L’impressione che l’intervento di riqualificazione della distesa sia legato alla campagna elettorale attraversa la piazza e le idee di alcuni passanti. Irene Cozza e Mauro Tonioli si augurano quantomeno che il finanziamento di 850mila euro del bando del Ministero della Transizione Ecologica intercettato per realizzare l’opera non sia «da buttare via, nel senso che tra qualche anno si debba tornare indietro per rimetterci mano. Immaginiamo però che abbiano fatto tutte le valutazioni del caso. È anche una bella piazza – continuano – ma forse c’erano altri interventi che potevano essere realizzati prima. Sicuramente con l’avvicinarsi delle elezioni la città e in particolare il centro stanno vivendo una fase di attenzione e splendore». 

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