Fiscaglia, il racconto: «Mi picchiava, mi sono difesa»
Parla la donna che ha colpito il convivente con un paio di forbici. L’uomo l’aveva aggredita con calci e pugni alla testa, dopo essere stato ferito è svenuto
Fiscaglia Ha detto di avere agito per difendersi, per paura di non sopravvivere alla furia scatenata del suo compagno che le stava riversando addosso una scarica violentissima di botte. Per questo, ha spiegato ieri al magistrato e ai carabinieri, il 6 marzo scorso, mentre lui la picchiava con calci e pugni alla testa, ha afferrato la prima cosa a portata di mano, un paio di forbici, e lo ha colpito al capo, procurandogli una ferita. È il drammatico racconto che la donna, assistita dal suo avvocato, ha fornito ieri dopo le accuse e denunce incrociate che lei e l’ex convivente si sono rivolti: per lei si prospetta il reato di lesioni, lui potrebbe rispondere anche di maltrattamenti in famiglia. Il procedimento è ancora nelle primissime fasi per i fatti avvenuti il 6 marzo in un’abitazione del territorio comunale di Fiscaglia. La coppia convive da tempo e ha un figlio, ma il loro è sempre stato un rapporto turbolento e burrascoso, al punto che a carico dell’uomo risulta già una condanna perché anche in passato aveva alzato le mani sulla donna, procurandole la frattura di uno zigomo. Il 6 marzo tra i due scoppia l’ennesima lite, per motivi banali, ma la discussione presto degenera fino a uno scoppio d’ira dell’uomo tanto improvviso quanto incontrollabile. E spaventoso considerato che lui, di mole decisamente robusta, la sovrasta fisicamente. La donna ha riferito di essere stata aggredita con particolare brutalità, ricevendo una scarica di calci e pugni alla testa, al punto da temere il peggio. È riuscita a chiamare i carabinieri per chiedere aiuto, accendendo ancora di più la rabbia del convivente, che ha continuato a picchiarla. Così, mentre la pattuglia dei carabinieri stava raggiungendo il prima possibile l’abitazione, lei ha reagito afferrando un paio di forbici e colpendo a sua volta il convivente alla testa, procurandogli una ferita. L’uomo è caduto a terra svenuto, per poi riprendere i sensi senza la necessità di un intervento da parte dell’emergenza sanitaria, accorsa a sua volta sul posto. I carabinieri hanno raccolto le testimonianze delle parti, ed entrambi sono stati poi accompagnati in ospedale per essere visitati e medicati. A questo hanno fatto seguito le denunce incrociate e le accuse reciproche tra i due ormai ex conviventi, visto che lui nel frattempo è tornato a casa sua, e il rapporto tra i due si è trasformato in un doppio procedimento giudiziario.