Ferrara, violentò quattro donne: prosciolto perché incapace di intendere e volere
Il giudice ha disposto una misura di sicurezza per 8 anni, dovrà stare in casa di custodia e cura
Ferrara È stato prosciolto dalle accuse perché al momento dei fatti aveva una incapacità assoluta di intendere e di volere. Ma quei fatti, delle violenze sessuali su più donne, sono avvenuti e l’uomo è stato giudicato socialmente pericoloso, per questo il giudice Danilo Russo ha stabilito che per otto anni sia sottoposto a alla misura di sicurezza dell’obbligo di permanenza in una casa di custodia e cura e seguire un percorso di riabilitazione. Si è chiuso così, nel pomeriggio di ieri, il processo, celebrato con il rito abbreviato, a carico di un uomo di 30 anni, accusato di aver compiuto una serie di violenze sessuali tra i mesi di settembre e di novembre del 2021, ai danni di quattro donne. Tra le imputazioni, anche quella di violenza privata nei confronti del padre, al quale aveva impedito di fare ingresso in casa sostituendo la serratura della porta d’ingresso.
Ieri il 30enne, assistito dall’avvocato Alessandro Misiani, ha reso dichiarazioni spontanee con le quali si è scusato per quanto commesso, anche se da lui ricordato molto poco.
Una perizia eseguita dallo psichiatra forense Luciano Finotti ha stabilito che l’imputato, all’epoca dei fatti, avesse in atto una psicosi schizofrenica, probabilmente generata da una condizione preesistente, “attivata” dall’abuso di sostanze stupefacenti, che gli ha tolto ogni freno. «Da due anni il ragazzo è sottoposto a una misura di sicurezza in un centro riabilitativo e obiettivamente adesso è un’altra persona», afferma il suo legale
Tre violenze sono state compiute nell’arco di tre giorni, tutte in strada: un toccamento a una donna che passava in bici, poi due violenze più marcate nei confronti di una donna che stava andando al lavoro (buttata a terra e trattenuta così con lui sopra) e di un’altra, bloccata e palpata con lui completamente nudo. Gli episodi più gravi hanno però riguardato una donna che a novembre gli aveva dato ospitalità per alcuni, infernali, giorni fatti di violenza.
Il proscioglimento esclude ovviamente ogni pretesa delle parti civili, costituitesi con le avvocate Sara Bruno e Beatrice Capri. «Il nostro obiettivo - afferma l’avvocata Bruno - era dare un contributo alla ricostruzione dei fatti e portare la voce delle persone offese, che hanno subito notevoli patimenti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA