Sant’Agostino, il distributore non si farà: problemi idraulici insormontabili
La Bonifica dice no al privato, Arpae blocca l’autorizzazione
Sant’Agostino Il tempo supplementare non è stato sufficiente per recuperare lo svantaggio. Fuori dalla metafora sportiva, niente da fare per il distributore di carburante che sarebbe dovuto sorgere tra la rotatoria della statale 225 e lo stabilimento della Ceramica Sant’Agostino, su un’area privata. Non si farà, almeno senza una radicale revisione del progetto, richiesta dagli enti chiamati ad autorizzare il tutto ma che non è arrivata dall’azienda promotrice della nuova stazione di servizio, sul punto che ne ha decretato la bocciatura: lo smaltimento delle acque reflue.
A fischiare la fine della partita è stata nei giorni scorsi Arpae, l’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, che ha dovuto prendere atto del pollice verso mostrato all’azienda Braghiroli di Cavezzo dal Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara. Il problema sostanziale, come accennato, è di tipo idraulico e riguarda il deflusso delle acque cosiddette “di prima pioggia” ossia, secondo la legge, i primi 5 millimetri d’acqua precipitata durante un evento meteorico per ogni metro quadrato di superficie impermeabile dotata di rete drenante. Sulla base del progetto presentato la scorsa estate dalla società del Modenese, stando alle osservazioni della Bonifica, esisterebbe il rischio che le acque reflue, mischiate a idrocarburi e residui oleosi, scarichino nell’attiguo canale Fosse, palesemente inadatto ad accoglierle. Criticità di scarico (il Consorzio cita il pericolo di «estesi allagamenti» ) a cui il privato non avrebbe successivamente offerto soluzioni adeguate. Di conseguenza, il procedimento di autorizzazione unica ambientale è terminato con un no.
La possibilità di realizzare una stazione di servizio alle porte di Sant’Agostino aveva diviso il paese, dove esiste già un’attività di self service e una seconda è presente tra Mirabello e San Carlo. Secondo molti cittadini manca comunque un distributore con la presenza di personale che dia un’ampia gamma di servizi, tra cui l’erogazione di gas metano. L’ex consigliere comunale Lorenzo Baruffaldi aveva avanzato criticità di tipo urbanistico e ambientale. Tuttavia il progetto è caduto sull’idraulica.