La Nuova Ferrara

Ferrara Una multa arrotolata al manubrio del monopattino elettrico è il segnale che qualcosa sta cambiando in città. Sono tante e diffuse le lamentele su come i mezzi a noleggio vengono abbandonati un po’ ovunque e finché non intralciano la circolazione si può anche chiudere un occhio, ma quando finiscono per ostacolare il passaggio allora la rabbia diventa condivisa. E questo limitato senso di responsabilità diventa un’abitudine da stroncare. Come? Multando gli utenti che lasciano i monopattini - molto spesso sono quelli a noleggio - ovunque divenga comodo riporli.

Occorre però fare un passo indietro per capire cosa sta accadendo. Il Comune di Ferrara si è dotato di un regolamento approfondito sull’uso dei monopattini con una ventina di casistiche che prevedono sanzioni sulla circolazione. Ma si fanno soltanto alcuni cenni alla sosta: «I monopattini elettrici - si legge - potranno sostare negli stalli a loro riservati o in quelli riservati a velocipedi, ciclomotori e motocicli oppure, ove non espressamente vietato, a lato della strada, purché non costituiscano pericolo e/o intralcio alla circolazione e non siano in contrasto con le norme del Codice della Strada. È vietata la sosta nelle aree di parcheggio a pagamento e in quelle riservate ai residenti o ad altre categorie speciali». La norma da un lato non crea un perimetro operativo dall’altro però rimanda inevitabilmente al codice della strada. Si può parcheggiare su un marciapiede? La risposta è ovviamente no. E a questa filosofia si è attenuto l’accertatore che ha staccato la multa in via Pavone, come raccontato dal Comitato Ferrarese Area Disabili, che ha diffuso la foto.

La motivazione della multa è esplicita: sosta di monopattino elettrico su marciapiede o su altra area. Il pagamento è di 41 euro, che scende a 28,70 con il pagamento a sanzione ridotta se effettuato entro i primi 5 giorni. Ma chi paga la multa? Il dubbio è venuto a tanti, ma la responsabilità va inevitabilmente in carico alla ditta che mette a disposizione i monopattini in quanto proprietaria dei mezzi di locomozione. A propria volta la società si rivarrà sull’utente ossia colui che per ultimo ha noleggiato il monopattino, lasciandolo in via Pavone. Poi ci sarà da discutere se sia stato lui a parcheggiarlo in divieto di sosta oppure no, ma diventerà una eventuale vertenza tra privati. Nel frattempo Ferrara fa un passo in avanti di civiltà come richiesto da tanta gente, compreso Davide Nanni, ultimo consigliere a sollevare la questione a gennaio. l

F.D.

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