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Il lutto

Rovereto, addio allo chef Antonio Canella

Rovereto, addio allo chef Antonio Canella

I ricordi di chi lo conosceva: «Amava la sua professione»

19 marzo 2024
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Rovereto «Gli ho voluto tanto bene, ci sentivamo tutti i giorni, anche negli ultimi tempi, particolarmente difficili perché la malattia aveva galoppato e quando venerdì mattina non ha risposto al mio buongiorno, mi sono allarmata. Ho chiamato il comune amico Mario di Baura e ho scoperto che Antonio era ricoverato all’Ado, ma le sue condizioni erano peggiorate. Alle 17 dormiva e dopo qualche ora è mancato. Insieme ai docenti Busi e Olivi era una delle mie tre divinità». Nelle parole di Roberta Monti, ex dirigente scolastica dell’Istituto di istruzione superiore Orio Vergani di Ferrara traspaiono l’affetto, ma anche il dolore profondo per la scomparsa dello chef Antonio Canella, spentosi, all’età di 71 anni, il 15 marzo scorso, al culmine di una grave malattia. Ricordato come un docente che amava profondamente la sua professione, ma anche un papà esemplare, Canella, in pensione dal 2017, aveva saputo farsi apprezzare da diverse generazioni di studenti, anche per le sue spiccate doti umane. La passione e l’impegno profusi dallo chef in una lunga carriera vissuta all’interno del prestigioso istituto alberghiero ferrarese avevano fruttato, negli anni, premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali. «Era bravissimo con la selvaggina – prosegue Monti nel suo toccante ricordo -, ma le sue specialità erano il risotto di zucca, il pasticcio ferrarese, la salama su letto di purè, la tenerina su letto di zabaione. Ha primeggiato in tanti concorsi, tra Francia, Inghilterra, Albania, Turchia, in tutta Europa». Hanno fatto scuola le sue ricette a base di storione al forno ed il risotto ai gò (paganelli, con cui Canella aveva conquistato il palato dell’arcivescovo Luigi Negri. Non ha mai detto che non ce la faccio – aggiunge l’ex preside Monti -, e tutti noi eravamo convinti che potesse superare anche questo momento particolarmente difficile. Ha vissuto male questi ultimi due anni, a causa dei dolori, ma ha vissuto con dignità, circondata dall’affetto della famiglia e degli amici di sempre». Antonio Canella lascia la moglie Monia, i figli Federico, Annika e Tabata, un fratello e tanti, tra parenti ed amici. Le esequie saranno celebrate domani alle 10 nella chiesa di Rovereto, poi il feretro sarà accompagnato al Giardino della cremazione di Copparo.


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