Ferrara, dopo 30 mesi il preside anti-green pass torna al Perlasca
Gargioni rientra dopo sospensione e aspettative. Cgil critica
Ferrara Rientra oggi al lavoro dopo due anni e mezzo il dirigente scolastico Stefano Gargioni, e non si tratta di un ritorno che passi sotto silenzio. La lunga lontananza dalla dirigenza dell’istituto comprensivo Perlasca, che tra primarie Mosti, Tumiati, Pascoli e la media Bonati raccoglie un migliaio di alunni, ha infatti alla radice una vicenda che ebbe risonanza nazionale: si era in piena pandemia Covid, e l’avversione di Gargioni al Green pass raggiunse livelli tali da indurlo a postare sui social l’immagine dell’ingresso del campo di Auschwitz con la scritta “Il Green pass rende liberi”. Ne seguirono polemiche feroci (erano i tempi delle restrizioni ai movimenti e degli scontri sulle vaccinazioni), l’avvio di un procedimento disciplinare e la sanzione per il dirigente scolastico di sei mesi di sospensione senza stipendio. A questo semestre Gargioni, che non innestò mai la marcia indietro rispetto alle esternazioni social (non solo quella del campo di concentramento, la lista si era fatta piuttosto lunga in pandemia), fece seguire un’assenza concordata di due anni, richiesta per motivi personali, che scadeva proprio in questi giorni, e che non è evidentemente arrivata a coprire per intero il periodo mancante per il pensionamento.
Ieri era peraltro l’ultimo giorno del dirigente reggente, Cristina Corazzari, che non ha ricevuto notizie di proroghe del suo incarico e che quindi dopo oltre due anni da oggi rientra nella scuola di Pontelagoscuro. Il procedimento, è bene sottolinearlo, dipende non dall’Ufficio scolastico provinciale ma da quello regionale, titolare della mobilità dei presidi: entrambi hanno rinnovato i vertici relativamente da poco tempo.
La notizia del rientro di Gargioni circola ormai da alcuni giorni al Perlasca, e ha suscitato diverse reazioni soprattutto nel corpo insegnante di queste scuole. «In effetti ho ricevuto diverse telefonate da parte di nostri iscritti per segnalare quanto sta accadendo e chiedere informazioni - dice Mauro Santi, segretario provinciale della Flc scuola - C’è perplessità per questo rientro in un momento delicato come fine anno scolastico, tra l’altro da parte di un dirigente che per due anni è stato completamente distaccato dalla realtà della scuola. Bisogna chiedersi se non era possibile percorrere altre strade almeno fino alla fine dell’anno».