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Tesori svelati

L’Emilia Romagna apre 52 luoghi da scoprire, valorizzare e custodire

Paola Benedetta Manca
L’Emilia Romagna apre 52 luoghi da scoprire, valorizzare e custodire

Bonaccini: «Occasione per spingere un turismo con numeri in forte ascesa»

20 marzo 2024
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Il Borgo di Montecuccolo a Pavullo nel Frignano nel modenese, la biblioteca Maldotti a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, il quartiere Carmine a Comacchio nel ferrarese.

E poi l’antica farmacia di San Filippo Neri e il suo archivio, a Parma, l’eremo di San Espedito a Badagnano, nel piacentino, e la Commenda dei cavalieri Gerosolimitani, a Faenza. O ancora il Teatro Comunale a Bologna.

Sono solo alcuni dei 52 luoghi che sarà possibile visitare in Emilia-Romagna sabato e domenica, all’interno dell’edizione 2024 delle Giornate Fai di Primavera.

LE GIORNATE

Un’iniziativa nata per contribuire alla tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, facendo conoscere e apprezzare luoghi noti o ancora sconosciuti, monumenti spesso inaccessibili in altri periodi dell’anno, ambienti curiosi o inediti che raccontano la storia di un territorio.

Un’esclusiva opportunità di scoprire un’Italia meno nota, dalle grandi città ai borghi che raccontano una cultura millenaria, ricchissima e poliedrica. Una manifestazione che incentiverà ancora di più il turismo che quest’anno, a quanto si prevede, in regione raggiungerà numeri da record.

LA PRESENTAZIONE

La trentaduesima edizione delle Giornate Fai di Primavera è stata presentata ieri a Bologna, nella sede della Regione, dal presidente, Stefano Bonaccini, dalla presidente dell’Assemblea legislativa, Emma Petitti, dall’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, dalla presidente del Fai Emilia-Romagna, Carla Di Francesco, e dalla referente del Fai regionale, Barbara Rossi.

«C’è tutta l’Emilia Romagna rappresentata. È un modo per conoscere sempre di più un territorio che registra un aumento di turismo esponenziale – sottolinea Bonaccini – un’occasione per aumentare la consapevolezza sulla straordinarietà di questi luoghi e della necessità di salvaguardarli. In un’epoca di oscurantismo, a partire dalle guerre, ci potranno salvare solo la cultura e la bellezza».

«Per due giorni tutti i cittadini saranno coinvolti in questa grande festa della bellezza che il Fai ci aiuta a scoprire o riscoprire in tanti luoghi vicino a casa» aggiunge.

«Grazie all’attività dell’associazione – rimarca Felicori – ogni anno possiamo conoscere nuovi aspetti del prezioso patrimonio culturale e paesaggistico che ci circonda, imparando a rispettarlo e a diffonderne il valore. Il lavoro del Fai e dei suoi tanti volontari, tra cui molti giovanissimi, non solo sensibilizza ognuno di noi, ma spesso stimola le stesse istituzioni e le sostiene nella conservazione e nel salvataggio di questi luoghi straordinari».

GLI APPRENDISTI CICERONI

«Noti o meno noti, tradizionali o contemporanei, questi luoghi nell’insieme compongono un meraviglioso e variegato mosaico di tessere diverse tra loro, fatte di storia e modernità, di colori e di avvenimenti, di archeologia, palazzi e natura, nel quale si snoda il racconto dell’Emilia-Romagna – spiega Carla Di Francesco, presidente Fai regionale Emilia Romagna –  A ciascuna è affidato il compito di rappresentare muri, terre, acque e persone del proprio ambito territoriale, attraverso la voce dei volontari e dei numerosissimi “Apprendisti ciceroni”, studenti delle scuole superiori che aderiscono alle giornate».

E quest’anno ci sarà una novità: sarà possibile visitare anche la torre di viale Aldo Moro 50, a Bologna, che ospita la sede dell’Assemblea legislativa.

FOCUS SULLA REGIONE

I visitatori saranno condotti alla scoperta degli spazi più significativi della vita politica della Regione, compresa l’Aula consiliare, progettata da Marco Zanuso, e la collezione di arte contemporanea della Regione Emilia-Romagna.

Le Torri di Kenzo Tange si potranno esplorare con visite anche in giapponese e, per la prima volta, sarà mostrato al pubblico il plastico originale del 1977, progettato dall’architetto nipponico. Esternamente alla torre, la guida approfondirà anche la storia e lo sviluppo del Fiera District.

«Da anni l’Assemblea legislativa ospita mostre ed è diventata un punto di riferimento per gli artisti, con l’obiettivo di essere non solo un luogo istituzionale, ma uno spazio culturale comune, di appartenenza pubblica – commenta Emma Petitti – Il fatto che quest’anno vengano aperte le porte dell’Assemblea legislativa in occasione delle Giornate Fai ci spinge a continuare a lavorare all’insegna dell’arte e della bellezza». In tutta Italia sono 750 i luoghi, in 400 città, che saranno visitabili a contributo libero. 

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