La Nuova Ferrara

i Davide Bonesi

Cento Nell’euforia di festa per la vittoria del Carnevale d’Europa 2024 un piccolo scivolone ci può stare, l’importante è rimediare subito alla disattenzione. Parliamo dell’associazione carnevalesca I Ragazzi del Guercino, della quale abbiamo raccontato un paio di giorni fa della bella iniziativa per i ragazzi e le ragazze del Centro socio-occupazionale Gruppo verde open group coop sociale che, accompagnati dalla direttrice Mascia Lenzi e i suoi operatori, sono andati nei capannoni dove vengono realizzati i carri mascherati. Qui Cesare Govoni, l’anima del Guercino, e i suoi “ragazzi” hanno ospitato il Cso Gruppo verde, raccontando le imprese della società carnevalesca dal 1971 a oggi e sfogliando gli album con le foto che hanno fatto la storia. Peccato, che una volta seduti a tavola per il pranzo (offerto dalla pizzeria Samantha) nessuno si è accorto di una foto in sala di Benito Mussolini, comparsa poi in molti degli scatti che la stessa società carnevalesca ha pubblicato su Facebook per raccontare la bella giornata.

Polemiche La rete tutto dà e tutto toglie, così dopo i primi complimenti qualcuno si è accorto che qualcosa non quadrava, facendo notare come nella sala fosse in bella vista la foto del duce. Inevitabili le critiche, anche perché lo spazio è quello di un’associazione che ospita tanti ragazzi e, in questo determinato caso, quelli speciali seguiti dal Cso Gruppo verde.

Il rappresentante dell’associazione carnevalesca spiega l’accaduto: «Neppure noi ci eravamo accorti che la foto fosse finita lì - commenta Paolo Matlì -, tenete presente che noi abbiamo molte immagini che usiamo come campione per i carri. Perché nel nostro magazzino non realizziamo solo il nostro, in quanto cartapestai produciamo carri anche per chi ce lo richiede. Giusto quest’anno, a esempio, avevamo diverse foto della nostra presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per una testa in cartapesta che serviva al carnevale di Parma. Per lo stesso motivo abbiamo stampato la foto di Mussolini e una volta finito il lavoro è stata appoggiata lì da qualcuno e non ci abbiamo fatto caso. Ora l’abbiamo già tolta, ovviamente ci scusiamo con tutte le persone coinvolte per il disguido». l