Ferrara, ristoratore denuncia: «Tolto l’ordine, minacce dal rider»
I ristoratori hanno sporto denuncia: «L’azienda sa tutto ma non risponde». E nel mirino c’è anche Deliveroo
Ferrara Disavventura con Deliveroo e un suo rider per Massimo Casolari e Agnese Volpe, proprietari del locale Norma’s Burger di via Carlo Mayr che alcuni giorni fa, erano le 22, riferiscono di essere stati minacciati e aggrediti verbalmente proprio nel loro locale.
«Il problema – racconta Massimo – è nato poco prima dell’aggressione. Avevo notato il rider in questione fermo davanti al ristorante Apelle mentre chiacchierava con un suo collega. Fino a qui tutto bene, se non fosse che aveva con sé un nostro ordine appena ritirato e che doveva consegnare. Alla mia richiesta di partire immediatamente per fare arrivare l’ordine ben caldo, la sua risposta è stata di contattare Deliveroo perché una volta affidatogli la consegna, non era più di mia gestione». In quel momento il ristoratore “manda giù il boccone” e si lascia scivolare la questione. Il rider, continua però il racconto, poco dopo torna nel locale per ritirare un nuovo ordine, ed è qui che la situazione s’infiamma. «Ho avvisato il ragazzo che avrei contattato Deliveroo per toglierli l’ordine, lui non ci ha creduto e si è accomodato fuori dal ristorante in attesa del ritiro. Dal cellulare si è poi visto cancellare effettivamente l’ordine ed è rientrato avvicinandosi in maniera aggressiva. Non c’è stata una colluttazione, ma il locale era pieno per cui ho cercato di accompagnarlo fuori. Il rider mi ha minacciato sia verbalmente sia con il pugno in segno di sfida e mia moglie si è messa in mezzo».
L’ordine è stato poi preso in carico da un altro rider e non si è andati oltre, ma la vicenda resta aperta. «Immediatamente abbiamo provato a contattare il portale dei ristoranti di Deliveroo, che ha provveduto a risponderci il lunedì successivo solamente tramite una mail automatica. È una risposta che già in passato abbiamo ricevuto dopo segnalazioni di altre problematiche già avvenute». Nel frattempo, il sabato mattina, Massimo aveva già provveduto a mettersi in contatto con il servizio clienti, chiedendo di parlare con un responsabile. «Non hanno nemmeno chiesto scusa per l’accaduto e per motivi di privacy non mi hanno potuto dare il nome del rider. L’unico suggerimento ricevuto è stato quello di denunciare alle autorità». Una scelta pensata, che ha coinvolto anche il legale dei due proprietari e che ha portato ad esporre denuncia ai carabinieri mercoledì scorso.
«Dopo una pec a cui a tuttora non ho ricevuto risposta, aver provato a contattare i manager di zona e il silenzio dell’azienda di consegne, ho deciso di denunciare quanto accaduto alle autorità competenti. Attualmente il mio legale è in contatto con Deliveroo per capire come gestire il rapporto di esclusiva che abbiamo con la società».
Anche per i ristoratori il sistema delle consegne a domicilio non è esente da problemi. «Siamo sin da subito stati contenti di poter collaborare con Deliveroo - sono sempre i titolari di Norma’s Burger a parlare - che ci ha aiutati a portare un ulteriore servizio nel nostro locale. Ci sono molti addetti alle consegne validi su cui possiamo contare, ma in questi anni abbiamo visto diverse situazioni “particolari”. Un esempio sono i prestanome con più account su diversi telefoni, i quali accettano diverse consegne su altrettanti dispositivi, per poter guadagnare di più. Alla fine dei conti però chi ci rimette siamo noi ristoratori perché così facendo spesso i prodotti arrivano freddi e in ritardo e i clienti se la prendono con noi».
Visionando le recensioni di Norma’s, si nota infatti come quelle negative siano spesso legate a problemi di consegna, che nella maggior parte dei casi non dipendono dal ristorante.
Casolari ha da poco partecipato a una riunione con i responsabili di zona e ha esposto le proprie perplessità presentando delle idee per provare e migliorare la situazione. «Un mese e mezzo fa ho portato sul tavolo della discussione diversi suggerimenti, primo tra tutte la possibilità da parte del ristoratore di dissociare l’account di determinati rider dal proprio locale. Tutte le proposte sono state bocciate e ci ritroviamo punto e a capo ad affrontare questi disagi».
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