Visite specialistiche a Ferrara? Filtro dai medici di famiglia
Accordo Asl-Villa Fulvia, obiettivo prescrizioni a -15%
Ferrara Visite specialistiche ed esami inaccessibili o con tempi lunghissimi sono diventati ormai un’emergenza per la sanità pubblica, certo non solo ferrarese: riportarli in tempistiche accettabili è complicato, oltre che per motivi finanziari (comprare prestazioni dai privati costa) anche per le difficoltà di reperimento di medici "pronti all’uso", come hanno sottolineato nei giorni scorsi i sindacati di categoria. Qualche risultato in tempi brevi potrebbe arrivare dalla scelta dell’Asl di chiedere aiuto ai medici di medicina generale, molti dei quali sono anche specialisti: un primo esperimento è in rampa di partenza e coinvolge la Medicina di gruppo di Villa Fulvia.
L’esperimento
La delibera Asl è del 21 marzo e sancisce appunto un accordo con Villa Fulvia per l’impiego di tre medici, in orari extrambulatorio, in prestazioni per «la riduzione delle prime visite (priorità D) per le branche specialistiche di Dermatologia, Reumatologia e Urologia, per le quali sono in possesso di specifica autorizzazione». Si tratta di Giovanni Ciancio, Lucia Lorusso e Fabiola Servello, due dei quali sono tra l’altro ex ospedalieri, che si sono impegnati a provare a ridurre le impegnative dei pazienti di quella Medicina di gruppo, attraverso un "filtro" garantito dalle loro specifiche competenze, in collaborazione con gli altri colleghi di poliambulatorio. L’idea è insomma di dare un taglio alle visite inappropriate. Il progetto, si legge nella convenzione, prevede «il riconoscimento di un importo massimo di 11.500 euro da liquidarsi annualmente ai medici di fronte ad una riduzione delle prime visite di una percentuale del 15% complessivo rispetto a quanto riscontrato per il 2023»; sono previsti tre livelli di risultati e compensi, al di sotto del 5% i medici non riceveranno nulla. Di base l’Asl mette a disposizione delle Medicine di gruppo solo pc e stampanti con software Sole, idoneità dei locali e formazione del personale sono in capo ai medici: di strutture e professionalità tipo Villa Fulvia ce ne sono diverse sul territorio, è possibile che ci siano sviluppi.
Il contesto
L’obiettivo è peraltro più ambizioso, cioè consentire ai medici di base di fare direttamente visite per conto dell’Asl. Sarà possibile una volta reso del tutto operativa «l’intesa firmata a livello nazionale dalla Fimmg con le Regioni l’8 febbraio scorso - spiega Claudio Casaroli, segretario del sindacato dei medici di base - Si tratta di prendersi in carico una quota delle sole prime visite, allo scopo appunto di evitare l’allungarsi delle liste d’attesa. L’intesa quadro prevede che possano essere impiegati medici di base specialisti o comunque esperti in materia, si tratta evidentemente di professionisti qualificati e mi attendo che l’Asl vada avanti su questa strada». Non solo visite, peraltro: «Una mia paziente qualche giorno fa mi ha fatto notare che una Gastroscopia costa 300 euro e lei ne prende 800 di pensione... Ecco, pure la diagnostica - conclude Casaroli - Endoscopie o Ecografie, può trovare risposte nei poliambulatori».