“Spari nel buio”, il caso Nicola Bonetti diventa una serie audio
Realizzata da Ciakara Podcast insieme alla Nuova Ferrara. Cinque episodi: i primi due saranno disponibili da martedì
Ferrara Il 28 giugno 1980 Nicola Bonetti è stato ucciso con due colpi di pistola. Dieci anni dopo il caso è stato chiuso con una sentenza di non luogo a procedere. Giustizia non è mai stata fatta, i genitori se ne sono andati senza conoscere la verità e ancora oggi la sua morte resta un mistero. Nicola, studente ferrarese di 22 anni, è stato assassinato mentre si trovava nella pineta di Lido Spina con la fidanzata Laura. A oltre quarant’anni di distanza non si conoscono le ragioni della sua morte e nemmeno l’autore (o gli autori) del gesto. Chi era Nicola e perché è stato ucciso? Per anni gli inquirenti hanno cercato di rispondere a queste domande. Le indagini sono cominciate subito a ritmi serrati ma dopo un paio d’anni tutto si è arenato. Le perizie balistiche effettuate sull’arma compatibile con i proiettili estratti dal corpo del ventiduenne non hanno dato esiti certi e così, dopo una serie di arresti, rilasci e accertamenti, il giudice istruttore ha accolto la richiesta del pubblico ministero e ha assolto i cinque indagati. La sentenza di non luogo a procedere emessa nel 1990 per Antonio e Amalia, genitori di Nicola, è stata la fine di tutto. Cosa resta oggi di Nicola Bonetti e di questa vicenda? Perché nonostante le indagini e le forze messe in campo non si è riusciti a risolvere il caso?
Il podcast
Martedì uscirà "Spari nel buio - Il caso Nicola Bonetti", una serie audio in cinque episodi realizzata da Ciakara Podcast in collaborazione con la Nuova Ferrara. Attraverso documenti originali, cronache dell’epoca e testimonianze si è cercato di ricostruire quanto avvenuto quella sera e tutto ciò che è successo dopo. La serie si potrà ascoltare gratuitamente sulle principali piattaforme streaming (Spotify, Audible, Apple Podcast...), sul sito del quotidiano e sul canale Youtube di Ciakara Podcast. Nel corso degli anni si è parlato a più riprese della vicenda, specialmente in occasione degli anniversari, ma senza mai trovare una spiegazione a quanto accaduto. La domanda da quella sera di ormai quarantaquattro anni fa è rimasta sempre la stessa: perché Nicola è stato ucciso? Stando alle parole di chi lo ha conosciuto Nicola era un ragazzo tranquillo, studente modello, innamorato della propria fidanzata, rispettoso delle regole e, come disse la madre all’epoca: «Nemico della droga e non interessato alla politica». Nel corso delle indagini sono state fatte ipotesi diverse: si è pensato a un regolamento di conti, a una rapina finita male, all’atto sconsiderato di un maniaco ma alla fine sono state scartate tutte. Per non dimenticare La memoria tende ad affievolirsi. Col passare del tempo, e di tempo ne è già passato un bel po’, il ricordo di Nicola si fa sempre più lontano. Quella foto in bianco e nero, la più tristemente nota, che lo ritrae sorridente con in braccio un cane di piccola taglia, è una delle pochissime immagini che restano di lui. Fino a qualche anno fa nei pressi della pineta c’era una targa con scritto: "Qui un’assurda mano assassina ha stroncato la vita di Nicola Bonetti. 28 giugno 1980". Ora sembra sia scomparsa pure quella, rimossa o divorata dalla vegetazione. La serie audio "Spari nel buio", il cui titolo richiama proprio quei due colpi esplosi nella pineta di Lido Spina a pochi passi dal mare, nasce proprio con l’obiettivo di mantenere viva la memoria di quel ragazzo ucciso a 22 anni non si sa da chi e non si sa per cosa. Forse, grazie a questo racconto, e soprattutto grazie a chi lo ascolterà, il suo ricordo sarà un po’ meno lontano.