La Nuova Ferrara

Ferrara

Il caso

Cani aggressivi a Porto Garibaldi, gli abitanti: “Bisogna intervenire”

Katia Romagnoli
Cani aggressivi a Porto Garibaldi, gli abitanti: “Bisogna intervenire”

Polemiche dopo che due corsi hanno sbranato un cucciolo. I residenti denunciano la libertà degli animali pericolosi

02 aprile 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Porto Garibaldi Denunciano la circolazione libera di troppi cani di grossa taglia. «Che vanno avanti e indietro per le vie», dicono a gran voce i residenti di quella che viene chiamata "Porto Garibaldi 2", ovvero la zona di Porto Garibaldi di più recente urbanizzazione. Strade per lo più circondate su un lato da viale dei Mille e sull’altro da via Tukory e dalla strada Acciaioli. Non si placano le polemiche di chi abita in quel quartiere dopo la recente uccisione di una cagnolina da parte di due cani corso che l’hanno brutalmente strappata alla padrona aggredendola mentre con il guinzaglio addosso passeggiava per la via fatale alla sua vita. Inutili i tentativi della donna di salvare il suo animale dopo la brutale aggressione. La padrona si è messa anche ad urlare per chiedere aiuto ma senza riuscire a salvare il suo cane: «Alla mia vicina di casa, che gridava soccorso - afferma Susanna Govoni, residente da alcuni anni a Porto Garibaldi - in men che non si dica è rimasto poi solo il guinzaglio in mano». Sconsolata inoltre aggiunge: «I carabinieri, avvisati, sono subito intervenuti, ma i due cani avevano già sbranato la cagnolina». E chiosa: «Tutto è successo perché i due cani hanno trovato aperto, come spesso accade, il cancello del cortile privato. Non si può continuare a vivere con la paura di uscire di casa. «E perché non ci si deve sentire liberi - prosegue la donna- di andare a passeggio con il proprio cane, rischiando di essere assaliti da altri cani, lasciati liberi di scorrazzare e di aggredire chiunque? ». Facendosi interprete dello stato d’animo di altri abitanti, Susanna Govoni evidenzia che l’episodio tragico dei giorni scorsi «rappresenta solo la punta dell’iceberg di un malcostume diffuso nella zona, dato che sono diversi i residenti che lasciano i loro cani liberi di circolare senza guinzaglio, senza museruola o, addirittura non curandosi dei cancelli aperti o di recinzioni non adeguate». E precisa: «Ho già scritto al sindaco, anche negli anni scorsi - puntualizza la residente -, ma senza mai ottenere risposta. Ritengo che debba adottare un’ordinanza mirata, sia per chi gira senza essere in regola, magari tenendosi il guinzaglio al collo e ritenendo, a torto, il proprio cane inoffensivo, sia per chi è recidivo. I cani, spesso, scappano dai cancello per incuria del loro padrone. Siamo esausti. Vorremmo solo vivere serenamente». L’episodio dei giorni scorsi, che ha comportato l’intervento dei carabinieri e della veterinaria dell’Asl di Ferrara, ha alzato il livello di guardia e di indignazione in tutto il quartiere, ma come Susanna Govoni, sono altri che, paventando un’altra aggressione improvvisa, optano per passeggiate sul molo o in altre zone di Porto Garibaldi, spostandosi in auto, anche con i loro beniamini a quattro zampe. Pure il marito della donna, tre anni fa, dopo esser stato accerchiato ed aggredito, mentre era a passeggio con il proprio cagnolino Tom, da un cane molosso, fuggito da un cortile, è purtroppo caduto rovinosamente a terra. L’episodio è sfociato in una denuncia sporta ai carabinieri. Dopo la disavventura, resta l’amaro in bocca perché a distanza di tre anni nulla è cambiato e anzi i cani di grossa taglia liberi di circolare sono diversi.