La Nuova Ferrara

Bondeno Nella notte di Halloween del 2020 aveva dato fuoco a un’automobile. Ma per un cittadino marocchino di 63 anni non è l’unico procedimento aperto davanti al tribunale di Ferrara. Il problema è che, essendo tornato nel suo Paese natale, sarà difficile fargli saldare il conto con la giustizia. Ieri mattina, assistito dall’avvocato Filippo Sabbatani, era chiamato a rispondere per un altro episodio non ben comprensibile, avvenuto sempre nel 2020, ma questa volta il 29 luglio. Quel giorno si presentò al bar "Caffetteria A&J" di viale della Repubblica e cominciò a colpire con veemenza i tavoli e le sedie posti all’esterno dell’esercizio commerciale, al punto di danneggiare ben 10 sedie, provocando un danno per fortuna di modesta entità a livello economico (150 euro). L’accusa è quella di danneggiamento aggravato, ma il reato, con il "correttivo" alla riforma Cartabia, come molti altri ormai, da domani diviene procedibile solo a querela, che manca e la persona offesa non si è mai presentata alle precedenti udienze. L’altro processo è in calendario tra venti giorni, quello per il reato di danneggiamento a seguito di incendio. Nella notte del 31 ottobre del 2020, aveva dato alle fiamme un’automobile parcheggiata in piazza Garibaldi e appartenente a un residente di nazionalità pakistana. Le fiamme che si erano sprigionate nell’incendio del veicolo, una Chevrolet Cruze, toccarono anche la tenda parasole all’ingresso della bottega di una parrucchiera, con il rischio che il fuoco si propagasse ulteriormente e provocasse danni ancora più ingenti. Sul posto intervennero i vigili del fuoco volontari di Bondeno, e poco prima di Natale i carabinieri individuarono il responsabile, anche grazie alle immagini di alcune telecamere di sorveglianza.