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L’appello

Codigoro, i genitori di Veronica: «Vorremmo conoscere chi vive coi suoi organi»

Katia Romagnoli
Codigoro, i genitori di Veronica: «Vorremmo conoscere chi vive coi suoi organi»

L’incidente mortale nel 2021. Diverse le raccolte fondi. L’ultimo dono di Veronica, 19 anni e ora l’appello dei suoi genitori

04 aprile 2024
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Codigoro Natascia Zanghirati e Alessandro Furegato sono una mamma e un papà coraggio, che hanno sublimato il dolore sconvolgente per la tragica, prematura scomparsa della loro cara figlia Veronica, in progetti ed iniziative benefiche. Nelle loro vite, dal 15 dicembre 2021, si è insinuato uno sconforto insopprimibile, quando la figlia Veronica, una splendida 19enne, vocata all’arte e alla moda, morì in seguito alle gravi complicanze di un incidente stradale, ma attraverso il gruppo artistico "Un cuore per Veronica", Natascia ed Alessandro stanno dando prova di gesti di grande altruismo e di sensibilità ambientale. Guardare avanti L’ultimo esempio risale alla "Camminata nei luoghi del cuore", tra la spiaggia e la pineta del Lido Volano dei giorni scorsi, alla quale hanno partecipato una sessantina di persone. Una parte del ricavato dell’iniziativa è stato devoluto all’associazione "Dimensione animali" di Finale Emilia, un rifugio per cani e gatti in difficoltà o anziani. «Stiamo facendo del nostro meglio, per andare avanti in questa vita - riconosce mamma Natascia - facendo qualcosa di buono. Veronica vuole così». Fanno parte del gruppo artistico, fondato dai due genitori codigoresi anche Alessandro Zanghirati, Annalisa Zanghirati, Alessandro Scarpa, Alessandra Succi Leonelli e Riccardo Sapori e le idee non mancano. Oltre al concorso fotografico "Emozioni", associato alla "Camminata nei luoghi del cuore", il gruppo organizza anche l’evento estivo "Un cuore per Veronica", un memorial che, durante la Festa della Birra, del primo weekend di settembre, unisce la solidarietà ed i giovani alle diverse forme d’arte (danza, canto, moda, pittura, poesia). La causa La solidarietà non si estrinseca solo con donazioni benefiche, ma anche, in collaborazione con Aido, con la promozione del valore del dono degli organi al momento del trapasso. Natascia ed Alessandro sono scesi in campo a sostegno della giusta causa, abbracciata tre anni fa dalla loro amata figlia, attraverso la quale due persone hanno riacquistato la vista ed altre tre la speranza di vita, grazie al dono degli organi. «Ci piacerebbe conoscere le persone che hanno ricevuto i doni di Veronica, - afferma Natascia Zanghirati, mamma coraggio-, tant’è vero che all’ospedale abbiamo lasciato aperta questa possibilità, qualora queste persone lo desiderassero. Al contrario invece noi non possiamo sapere chi sono. La prima cosa che farei, se potessi incontrarle, sarebbe quella di abbracciarle e sicuramente scenderebbero tante lacrime... Chiederei come si sentono, com’è cambiata la loro vita e se desiderano sapere di più della loro salvatrice Veronica». Nei giorni scorsi Natascia ha pubblicato sul proprio profilo social il documento con cui, all’atto del rinnovo della carta d’identità, ha sottoscritto la volontà di donare i propri organi dopo la morte. «La mia scelta al sì per la donazione è scaturita da tutto ciò che è successo. Veronica in questo senso mi ha fatto riflettere - prosegue mamma Natascia - sull’importanza di questa scelta altruista. A chi non è convinto di questa scelta dico che spesso la vita ci cambia le carte in tavola ed è imprevedibile. Gli altri siamo noi. Dobbiamo pensare anche che possiamo essere anche noi stessi ad averne bisogno» Veronica Furegato era una giovane promessa nel mondo della moda e dopo il diploma all’istituto d’arte Dosso Dossi di Ferrara, si era iscritta alla scuola di moda "Vitali" di Bologna. La sua sensibilità per il rispetto del prossimo, degli animali, della Natura più in generale è un valore che oggi promuovono mamma Natascia e papà Alessandro, attraverso tanti progetti, dedicati ai giovani. È riposto nel profondo del cuore dei due genitori, il desiderio di incontrare chi è rinato, grazie al dono della figlia. Basta un piccolo gesto per spezzare i vincoli imposti dalla burocrazia.