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Ferrara, batterie longeve e autonomia: le e-car prendono punti

Corrado Magnoni
Ferrara, batterie longeve e autonomia: le e-car prendono punti

Alla Bassani confronto tra auto elettriche e mobilità sostenibile. I proprietari: “La spesa si ammortizza nel tempo”

07 aprile 2024
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Ferrara L’angoscia per la ricarica potrebbe diventare l’odissea dell’uomo moderno alla disperata ricerca di una colonnina? È poi è vero che le auto elettriche si incendiano più facilmente? E le batterie al litio non inquinano forse più di un’auto a combustione (cosiddetto motore endotermico)? Il futuro del pianeta, causa inquinamento, è a tinte fosche e le scelte del consumatore diventano così lo strumento principale per salvare il pianeta. L’Unione Europea ha fissato entro il 2035 il termine ultimo per raggiungere l’obiettivo della mobilità sostenibile, anche se gli esperti lo definiscono oggi «difficile da realizzare ed è già possibile ipotizzare proroghe», mentre in Africa, l’Etiopia ha scelto il divieto di importazione di auto a motore endotermico entro la fine di quest’anno. Se n’è parlato ieri alla biblioteca Bassani del Barco, alla conferenza pubblica sulla mobilità elettrica "Auto Elettriche a Ferrara". I dubbi, se si sono ancora tanti, anche se comunque «entro due anni i costi saranno ulteriormente abbattuti». Fa presente Damiano Foschi, docente di Unife: «Cinque anni fa c’erano quattro modelli in commercio, oggi siamo arrivati a 70». Una delle notizie che circola più frequentemente riguarda la tenuta della batteria. «La batteria è garantita otto anni dalla casa automobilistica, ci sono Tesla che hanno addirittura 15 anni che ancora circolano con la stessa batteria iniziale - aggiunge Foschi -, quando una batteria è al 70% non è più adatta all’uso della mobilità perché riduce l’autonomia, ha una buona capacità che può essere riutilizzata per impieghi statici. Quindi la vita di una batteria può arrivare a 20 anni, finita questa vita, i materiali di cui è fatta la non vengono buttati, perché sono preziosi: litio, cobalto, manganese, nichel, sono materiali che vengono riciclati con percentuali molto alte. Significa che invece di andare a prendere questi materiali nelle miniere, li avremo semplicemente in casa. Pensate invece ai combustibili delle altre auto che invece finisce ahinoi nell’atmosfera». Una delle critiche che viene più spesso mossa all’elettrico è che si possono solo fare viaggi brevi e comunque serve troppo tempo per la ricarica. «L’auto ha un’autonomia vicina alle quattro ore e la ricarica fast dura solo 20 minuti - spiega il professor Donato Vincenzi dell’Università di Ferrara - , sono un felice possessore di una Fiat 500 e dal 2022 e posso dire che ho fatto moltissimi viaggi con la mia auto elettrica: 72mila km e va ancora che è una meraviglia. Va da 0 a 100 in 8"6 e non fa rumore, auto ideale poi per la città. I consumi poi sono quelli indicati dal costruttore, certo è che se si aumenta la velocità il consumo può addirittura quadruplicare». Anche chi non ha il garage può permettersi un’auto elettrica a Ferrara. «Oggi Ferrara ha una buona copertura, è quasi ai livelli di Bologna e sono in arrivo altre 26 colonnine di Hera - riporta Maurizio Motta, possessore di un’auto elettrica e ieri tra i relatori dell’incontro -, ci sono varie tipologie di presa, ma anche in questo caso le notizie sono buone: la nostra città ha varie opzioni e di fatto copre tutte le tipologie. In un caso abbiamo anche una colonnina per il pagamento col Pos, mentre per tutti gli altri si usa un’app prepagata». Il sogno resta la Tesla che rimane a oggi la più celebre e famosa delle auto elettriche. «L’ho comprata cinque anni fa, costava 60mila euro ma l’ho pagata meno grazie a 14mila euro di incentivi - conclude Matteo Massarenti possessore di una Tesla Model 3LR -, è un investimento che si ammortizza nel tempo. Ad esempio, ho speso 2.400 euro di ricarica a casa, altri 615 in giro, con il gasolio avrei speso 12mila euro per 7mila litri». C’è anche chi fa presente che alla fine dei conti «si risparmia più tempo a far la ricarica a casa che a far la coda dal benzinaio», ma che comunque «in condominio meglio far la ricarica a lunga permanenza e riservare la fast in autostrada» per non incidere sui consumi collettivi. In definitiva, quanto emerso ieri è che si tratta di un buon investimento oggi per chi deve cambiare auto e ha un po’ di soldi da spendere.