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Bondeno, Ilaria, Maruska, Luca e Simone: scampoli di giornata in autonomia

Bondeno, Ilaria, Maruska, Luca e Simone: scampoli di giornata in autonomia

Il sindaco incontra i ragazzi che convivono in “Spazio Vita”

06 aprile 2024
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Bondeno Ilaria, Maruska, Luca e Simone: sono le quattro persone che da qualche settimana hanno avviato presso la restaurata Casa Bottazzi brevi percorsi di vita autonoma in appartamento. Si tratta del nuovo “Spazio vita indipendente”, un appartamento completamente arredato e disponibile per gli utenti partecipanti al progetto che si sta svolgendo all’interno della struttura che accoglie il centro diurno “Airone” e il Cso “Cerevisia” gestiti dalla cooperativa Serena. Il sindaco, Simone Saletti, e il vicesindaco, Francesca Piacentini, assieme alla direttrice di Coop Serena Beatrice Cavalieri, alla responsabile del Centro Airone Angela Dianati e alla dirigente comunale del settore sociale Paola Mazza, hanno incontrato le quattro persone sperimentanti la vita indipendente: «Innanzitutto è stato piacevole essere accolti dal profumo di una squisita torta di mele preparata dagli utenti poco prima del nostro arrivo – è il commento del sindaco – Nel corso degli ultimi anni abbiamo lavorato affinché Casa Bottazzi tornasse a ospitare Airone e Cerevisia, ma non ci siamo limitati alla riqualificazione dell’immobile, bensì abbiamo voluto e progettato anche questa espansione dei servizi, in particolare attraverso il lodevole progetto della sperimentazione della vita autonoma».

Un progetto che ha reperito le risorse dal Pnrr e dal fondo per il “Dopo di noi” e che adesso si è concretizzato mediante attività per gli utenti a tuttotondo, dentro e fuori l’appartamento.

«Le persone all’interno dello “Spazio vita indipendente” realizzano infatti attività quotidiane come la preparazione dei pasti o le pulizie dell’appartamento – spiega il vicesindaco Piacentini – , ma svolgono anche attività esterne collegate all’organizzazione del tempo libero, come ad esempio un’uscita per andare al cinema. Al momento gli utenti sono quattro, ma ben presto la vita autonoma troverà un arricchimento dei partecipanti, grazie agli ampi spazi dedicati agli appartamenti realizzati all’interno di Casa Bottazzi, peraltro privi di barriere architettoniche e quindi perfettamente accessibili per i disabili in cui prenderà vita un ulteriore progetto di vita autonoma».

Attualmente, l’attività del progetto si sviluppa principalmente nelle ore diurne di alcune giornate, con gli utenti che tornano alle proprie abitazioni in serata, dopo aver cenato. Due giornate al mese sono invece complete: le quattro persone restano anche a dormire, realizzando un percorso di totale vita autonoma. Naturalmente, costanti sono la presenza e il supporto nelle attività da parte degli educatori, nello specifico Giulia Galiera e Giovanni Iaconinoto. Tra i quattro utenti attuali del progetto, c’è chi è appassionato di cucina, chi durante il giorno lavora in una scuola del territorio e chi è grande tifoso della Spal: «Nell’appartamento si cerca infatti di condurre una vita in tutto e per tutto simile a quella che avviene nelle normali abitazioni – concludono Saletti e Piacentini – Il progetto è sicuramente ambizioso, ma come Amministrazione teniamo particolarmente a dare risposte concrete agli utenti e alle loro famiglie». 

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