Comacchio, quattro persone bloccate nell’ascensore del San Camillo
Lo spavento nell’ex ospedale e poi l’intervento dei pompieri
Comacchio C’era anche un bimbo tra le 4 persone rimaste bloccate, ieri, attorno alle 12.30, in un ascensore al servizio del pubblico, all’interno della casa di comunità San Camillo. Dopo che è scattato l’allarme, con l’ascensore fermo tra il primo ed il secondo piano, sono stati chiamati ad intervenire i vigili del fuoco del distaccamento di Comacchio. In pochi minuti, una squadra, che si trovava nei paraggi perché di rientro da un altro intervento, si è arrivata nella struttura socio-sanitaria. Raggiunto il punto di intervento, esterno al San Camillo, i vigili del fuoco, ricorrendo ad una apposita chiave di sblocco, sono riusciti a liberare, rapidamente e, in sicurezza, le 4 persone intrappolate nell’ascensore. Trattandosi di intervento emergenziale, da prassi, i pompieri hanno collocato sui 4 piani, in corrispondenza di ogni accesso all’ascensore, il cartello riportante l’avviso “Fuori servizio”. Le quattro persone coinvolte, reduci dalla breve disavventura, non hanno riportato conseguenze. Solo una di loro, una donna anziana, manifestando il respiro affannoso per procurato spavento, è stata indirizzata al vicino ambulatorio del Centro di assistenza ed urgenza (Cau), dove è stata accolta per accertamenti generali e sui valori della pressione arteriosa.
Nel primo pomeriggio la struttura è stata ispezionato dai tecnici manutentori incaricati e resa nuovamente fruibile. Tiziana Gelli di Cittadinanza attiva, presidente del circolo di Fratelli d’Italia di Comacchio, rileva che “dopo il guasto ad un altro ascensore, quello al servizio degli operatori sanitari, già segnalato un anno fa, oggi si è bloccato un altro ascensore del San Camillo. È vero che queste situazioni si possono verificare, ma ci si chiede quando e se l’ascensore guasto da un anno verrà ripristinato e se l’azienda Ausl abbia previsto risorse per controlli e manutenzioni. Pongo un altro esempio - prosegue Gelli - perché è già stato segnalato un problema di infiltrazioni in un’area del tetto, causate da una tubatura rotta. Oltre al disagio, si assistenza alla formazione di muffe. Il San Camillo 15 anni fa è stato interamente riqualificato e se sono necessarie manutenzioni, devono essere eseguite, per evitare che determinate condizioni possano peggiorare».
L’Azienda Usl ha già più volte ribadito la propria volontà ad intercettare i fondi necessari alla sostituzione di un ingranaggio posto nell’ascensore guasto da un anno. Il budget preventivato non è irrisorio, in quanto si stima non inferiore ai 30mila euro. Anche all’ospedale del Delta, nei mesi scorsi, si sono verificati tre episodi di blocco improvviso di un ascensore, all’interno del quale, in un paio di occasioni, erano rimaste intrappolate operatrici sanitarie.