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La tragedia

Strage di Suviana, la moglie di un operaio: «Ha visto il fuoco, è sotto shock»

Strage di Suviana, la moglie di un operaio: «Ha visto il fuoco, è sotto shock»

Tre morti accertati e cinque feriti, poche speranze di trovare sopravvissuti

10 aprile 2024
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Camugnano Continuano le operazioni di soccorso dopo l’esplosione alla centrale idroelettrica ma la speranza di trovare superstiti si fa sempre più debole. La moglie di un operaio di La Spezia, che lavora nella centrale idroelettrica di Suviana in cui c'è stata l'esplosione, ha detto: «Per fortuna lui era fuori, non dentro. Ha visto il fuoco ed è sotto shock. Sono cinque anni che lavora qua ma non ho mai avuto paura che potesse succedergli qualcosa».

Sul fronte ricerche lo scenario si fa sempre più cupo. “La situazione – ha dichiarato Luca Cari, il portavoce dei vigili del fuoco – non ci fa sperare molto: l’area ha subito una esplosione, un incendio, un crollo e poi un allagamento. I sommozzatori in acqua non riescono a vedere. Chiarite le cause dell'ingresso dell'acqua cercheremo di riprendere a pieno ritmo". 

I vigili del fuoco lavorano senza sosta ma “con poche speranze di trovare superstiti”. Luca Cari, dirigente comunicazione dei vigili del fuoco, ha usato queste parole parlando dell'intervento in corso da ieri pomeriggio (9 aprile) alla centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi al lago di Suviana, nel Bolognese. I dispersi sono quattro, oltre a tre morti accertati e cinque feriti. Le vittime sono Pavel Petronel Tanase, originario della Romania, 45 anni, che viveva a Settimo Torinese (Torino); il 73enne Mario Pisano, originario di Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto); Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina).

I dispersi sono Paolo Casiraghi, Alessandro d’Andrea, entrambi milanesi, Adriano Scandellari di Mestre e Vincenzo Garzillo di Napoli. Jonathan Andrisano, l’operaio 35enne residente nel Bolognese trasportato al Sant’Orsola ieri in gravi condizioni, è stabile. Come ha riferito stamattina (10 aprile) Tommaso Tonetti, direttore della terapia intensiva polivalente dell'ospedale, l'uomo è arrivato ieri pomeriggio "per un problema di inalazione di fumi. E’ stato intubato sul posto, lo stiamo mantenendo intubato, è sedato e ventilato meccanicamente. In questo momento è in prognosi riservata e desta preoccupazione il quadro respiratorio”. 

L'esplosione e il crollo hanno travolto almeno dodici lavoratori, tutti di ditte esterne, impegnati nella messa in opera di adeguamenti della centrale. In tre, all'ottavo piano, sono morti sul colpo e sono stati individuati i corpi. Altri sono stati travolti dal soffitto crollato, prima che un tubo della turbina allagasse l'ambiente. Quattro persone risultano al momento ancora disperse e cinque sono gravemente ferite.

Sul posto, nella giornata più nera che la storia recente del lavoro italiano ricordi, anche carabinieri, polizia e Guardia di finanza. Per le istituzioni la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, e i sindaci del territorio, oltre a quello metropolitano di Bologna Matteo Lepore.

Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha chiamato il presidente della Regione Stefano Bonaccini e la premier Giorgia Meloni ha espresso "tutta la mia vicinanza e quella del governo ai familiari delle vittime e ai feriti rimasti coinvolti". Cari, dirigente comunicazione dei vigili del fuoco, ha parlato di “situazione molto difficile”. “L’acqua sta salendo, stiamo lavorando al di sotto del livello del lago quindi con l'acqua che entra”.