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L’episodio

Volania, daino rischia di annegare: i vigili del fuoco lo salvano

Katia Romagnoli
Volania, daino rischia di annegare: i vigili del fuoco lo salvano

L’animale non riusciva più risalire a causa delle sponde in cemento

11 aprile 2024
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Volania Salvataggio in extremis, ieri mattina, di un giovane daino di circa 40 chili di peso, finito in un canale con sponde in cemento, che corre parallelo alla Poderale Spina, tra Volania e Comacchio. La segnalazione di un automobilista di passaggio, rimbalzata alla centrale operativa del comando provinciale dei vigili del fuoco, ha permesso all’animale selvatico di essere portato in salvo, quando ormai era allo stremo delle forze. Una squadra di pompieri del distaccamento di Comacchio ha raggiunto, attorno alle 9.30 la strada sterrata, adiacente alla poderale Spina. Un vigile del fuoco, protetto da equipaggiamento per ambienti acquatici, servendosi di un lazzo è riuscito a bloccare la fuga inarrestabile, a nuoto, del daino spaventato. Il livello dell’acqua nel canale supera i due metri di profondità e proprio a causa delle sbucciature evidenti alle ginocchia, riportate dall’animale e dalla spossatezza, si ipotizza che la caduta risalisse alla sera prima. Una volta immobilizzato, l’animale è stato issato a riva con l’aiuto degli altri vigili del fuoco intervenuti e sugli occhi è stata subito adagiata una benda, per rassicurarlo, evitando reazioni che avrebbero potuto procurargli ferite. Nel frattempo è stato contattato il Cras, il Centro di recupero animali selvatici, che ha sede nella Garzaia di Codigoro, al quale è stato affidato il daino tratto in salvo. «Le condizioni generali sono buone - spiega Alessandro Pozzati, volontario dell’associazione amici degli animali, che gestisce il Cras - e lo tratterremo un paio di giorni, in osservazione nel nostro centro, poi, se come prevediamo, le sbucciature non presenteranno complicazioni, potremmo lasciarlo nuovamente in libertà. Sicuramente era in acqua da molte ore, perché i daini si spostano di sera per cercare acqua e cibo e non avrà notato lo strapiombo in cemento della sponda, perché l’erba gli ha oscurato, in buona parte la visuale». L’animale selvatico è così precipitato nel canale, rivelandosi, come tanti altri esemplari salvati in circostanze analoghe, un abile nuotatore. I vigili del fuoco intervengono sempre più frequentemente, per restituire la libertà a daini rimasti intrappolati tra le sbarre di cancelli e recinzioni o finiti nei corsi d’acqua, che circondano le aree verdi e boscate del Delta del Po, dove, la loro presenza sta incrementando in modo consistente. Non a caso il limite di velocità di 50 chilometri orari, per attraversamento di fauna selvatica, è diffuso tra numerose strade del territorio.