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Il dato

Scomparsi, 5mila denunce in più in Emilia-Romagna, il 75% sono minori

Serena Arbizzi
Scomparsi, 5mila denunce in più in Emilia-Romagna, il 75% sono minori

La relazione del governo indica una tendenza allarmante. Tre casi su quattro sono "allontanamenti volontari"

15 aprile 2024
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Bologna Un aumento di quasi 5.000 denunce, che dimostra come il  fenomeno delle persone scomparse sia un tema sempre più complesso da analizzare e, soprattutto, prevenire. Le elaborazioni statistiche mostrate dalla relazione del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, evidenziano, appunto, un incremento delle denunce, con numeri elevati per quelle dei minori e casi preoccupanti per le persone affette da deficit cognitivo. Lo scorso anno sono state registrate 29.315 denunce di scomparsa e 14.159 ritrovamenti, 15.156 denunce sono ancora attive. Viene quindi confermata la tendenza, già in crescita dal 2021, con un incremento, nel 2023, del 20,3 per cento rispetto all’anno precedente (24.369). La media giornaliera è di 80 scomparsi al giorno, rispetto alle 67 del 2022. Come indica il rapporto, la larga maggioranza delle denunce riguarda i minorenni (74,9 per cento) mentre il 3,4 per cento ha un’età superiore ai 65 anni. Quest’ultima fascia è anche quella che fa registrare i casi di ritrovamento più frequenti, che superano il 78 per cento. Gli stranieri continuano a essere maggiormente interessati dal fenomeno. Questi rappresentano il 67 per cento delle denunce (19.646) mentre il restante 33 per cento riguarda cittadini italiani. Nella relazione è stato introdotto per la prima volta un approfondimento sul fenomeno delle scomparse ripetute più volte nell’arco dello stesso anno. Quindi, a fronte di oltre 29.000 denunce, i soggetti realmente interessati sono 26.494: molti di questi sono scomparsi e stati rintracciati più volte. La maggior parte del fenomeno, oltre il 75 per cento delle denunce, viene classificata come "allontanamento volontario", mentre la seconda causa di scomparsa, che si aggira sull’11 per cento dei casi, viene classificata come "non determinata": significa che durante la denuncia non viene formulata nessuna ipotesi. Un altro motivo riguarda i possibili disturbi psicologici, pari al 10 per cento dei casi in cui vengono classificati anche soggetti con patologie cognitive, Alzheimer o che si allontanano da casa o dalla residenza sanitaria senza uno specifico motivo.