La Nuova Ferrara

San Giuseppe Ha cercato di abbattere la porta di ingresso dell’abitazione in cui abitava con la sua ex convivente poi, all’arrivo dei carabinieri, ha cercato di scappare a bordo della sua auto ma è stato arrestato. L’allarme è scattato domenica mattina quando una ragazza ha telefonato ai carabinieri per chiedere aiuto. I militari sono giunti sul posto e hanno bloccato il sospettato, un 29enne di origini albanesi da anni residente in Italia. La donna, scossa per quanto è successo, ha ripercorso insieme ai carabinieri quanto successo negli ultimi minuti. Sulla porta e sullo stipite vi erano evidenti segni dei pugni e dei calci dell’ex compagno che avevano provocato quasi lo sfondamento della stessa.  Dalle indagini dei carabinieri è emerso che il 29enne non aveva accettato la fine della relazione con la vittima, avvenuta lo scorso dicembre, ed aveva continuato a perseguitarla con mail, messaggi e chiamate cambiando di volta in volta numero. I carabinieri, più volte intervenuti per le liti tra i due, avevano informato l’autorità giudiziaria con attivazione del codice rosso denunciando l’uomo per maltrattamenti in famiglia. L’operaio, incensurato, che abita a poche centinaia di metri dalla vittima, è stato quindi tratto in arresto in flagranza di tentata violazione di domicilio aggravata ed atti persecutori. Condotto presso la Casa Circondariale di Ferrara su disposizione della Procura di Ferrara. Oggi, 16 aprile, il giudice ha confermato l’arresto e disposto la permanenza in carcere con riferimento al solo reato di “atti persecutori”.