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Ferrara, “caso Cidas”: Lodi farà l’abbreviato, Bertarelli rinviato a giudizio

Daniele Oppo
Ferrara, “caso Cidas”: Lodi farà l’abbreviato, Bertarelli rinviato a giudizio

Diverse strategie processuali per il vicesindaco e il presidente della coop

16 aprile 2024
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Ferrara Il vicesindaco Nicola Lodi si farà giudicare con il rito abbreviato. Il presidente della cooperativa Cidas, Daniele Bertarelli, è stato invece rinviato a giudizio.

Si separano dunque le strategie processuali dei due imputati per induzione indebita ai danni di Daniel Servelli, dipendente della cooperativa per il quale il vicesindaco aveva chiesto sanzioni al presidente Bertarelli per via di rapporti - dal vivo e su Facebok - decisamente non all’insegna dell’amicizia. Servelli, infatti, aveva rifiutato in malo modo di posare insieme al vicesindaco in occasione di una foto di gruppo fuori dall’ospedale di Cona in un’occasione benefica in tempo di pandemia, per poi usare altri epiteti sgradevoli su Facebook.

Lodi aveva inviato un email con la posta istituzionale, chiedendo a Bertarelli di spostare Servelli dal servizio a Cona: un provvedimento ritenuto «necessario per mantenere sereni rapporti collaborativi con la vostra cooperativa e che vogliamo non vengano meno per colpa di una persona di questo genere». Quei rapporti erano appalti comunali affidati a Cidas di rilevante impegno economico (1,6 milioni di euro per la procura).

Servelli subì solo un più blando richiamo verbale da parte del presidente, che in una sua dichiarazione pubblicata lunedì ha specificato di ritenere corretto il suo comportamento.

Per la procura - e tale sembra essere rimasta la convinzione del pm Alberto Savino - si trattò di una forma di concussione operata da Lodi; ma il gup Danilo Russo impose di riformulare l’accusa leggendo gli stessi fatti sotto la lente di un altro reato: l’induzione indebita, che prevede l’esistenza di un induttore (Lodi) e di un indotto (Bertarelli).

Oltre alla definizione delle strade processuali, il tribunale ha accolto la costituzione di Servelli come parte civile, assistito dall’avvocata Gaia Fabrizia Righi che afferma: «Il giudice ha rigettato la richiesta di esclusione della nostra costituzione di parte civile e siamo soddisfatti per questo».

Per l’avvocato Carlo Bergamasco, che assiste Lodi, «è un processo privo di contenuti, è niente, ma è tanto ben documentato che ho scelto il rito abbreviato. Gli atti sono molto chiari e se avevamo già scelto l’abbreviato per la concussione, a maggior ragione lo scegliamo per l’indizione indebita».

Per l’avvocato Simone Trombetti, che assiste Bertarelli e che ieri ha discusso l’udienza preliminare, il rinvio a giudizio disposto dal giudice «era l’esito che ci aspettavamo, volevamo portare i nostri testimoni. Anche il giudice ha spiegato che se le cose che abbiamo dedotto oggi sono veritiere esse devono trovare senz’altro condivisione in dibattimento». I testimoni e il materiale probatorio aggiuntivo, infatti, non fanno parte del perimetro di cognizione del gup, che quindi ha dovuto elaborare un giudizio prognostico in base agli atti del fascicolo, per lui evidentemente non sufficienti a ritenere del tutto improbabile una sentenza di condanna.

L’abbreviato di Lodi verrà celebrato il 29 ottobre, mentre a inizio mese, il 2 ottobre, inizierà il processo per Bertarelli.

All’esito dell’udienza, la consigliera Anna Ferraresi ha chiesto le dimissioni di Lodi, seppure sull’erroneo presupposto del suo rinvio a giudizio (che non vi è stato, ndr). 


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