La Nuova Ferrara

Ferrara È l’ennesima storia di stalking, ma questa volta persecutore e perseguitata non erano una coppia, ma un paziente e la sua ormai ex dottoressa. Lui sostiene di essere stato tradito dal medico che lo aveva in cura perché a suo dire avrebbe divulgato informazioni personali sensibili sul suo stato di salute, provocandogli danno e imbarazzo.

Un torto che lui si dice convinto di aver subito e al quale ha reagito rendendo la vita impossibile alla professionista. La donna, secondo il capo di imputazione, sarebbe stata tempestata di messaggi ingiuriosi e minacciosi che le hanno provocato un forte stato di ansia e timore per la propria incolumità. Una persecuzione a cui ha voluto mettere fine denunciando l’ex paziente, che era è indagato per stalking e a cui è stata imposta la misura cautelare del divieto di avvicinamento. Ieri in tribunale era previsto l’interrogatorio dell’indagato, che però si è avvalso della facoltà di non rispondere perché per un impedimento il suo avvocato difensore non ha potuto presenziare all’udienza, ed era stato sostituito da un collega d’ufficio.

L’uomo ha dunque chiesto di poter essere sentito quando sarà presente il suo avvocato di fiducia.Il Gip aveva proposto la misura cautelare del braccialetto elettronico, ma l’uomo ha chiesto di poter rifiutare perché di recente è riuscito a trovare un lavoro in uno stabilimento balneare, dove la sua condizione di controllato risulterebbe impossibile da nascondere con il rischio di fargli perdere il posto di lavoro. È stato dunque disposto il provvedimento di divieto di ritorno nel territorio comunale di Ferrara, dove vive e lavora la dottoressa a cui ha inviato i messaggi contestati.