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Il processo

Ferrara, muratore minacciato dalla coppia dei furti in casa

Daniele Oppo

	Vetri infranti (foto archivio)
Vetri infranti (foto archivio)

Una sera di giugno hanno spaccato i vetri dell’abitazione e delle auto dell’artigiano

30 aprile 2024
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Ferrara Nel febbraio del 2022 sono stati condannati in primo grado a pene salatissime: lui a 7 anni e 4 mesi e oltre 3mila euro di multa; lei, sua moglie, a 6 anni e 2mila euro di multa. Kristijan Duric, 31 anni, e Valentina Stojanovic, 34 anni compiuti qualche giorno fa, erano imputati per una lunghissima scia di furti, 35 quelli contati dai carabinieri di Copparo, compiuti tra le province di Ferrara, Rovigo e Padova insieme ad altri complici. Qualche mese prima, l’8 giugno del 2021, la coppia si rese protagonista di un episodio preoccupante a Ferrara: minacciarono un muratore e sua moglie e un giorno si presentarono a casa sua spaccando i vetri della porta e alcuni parabrezza delle auto parcheggiate fuori. Ieri erano entrambi a processo davanti alla giudice Rosalba Cornacchia, le accuse: minaccia e danneggiamento aggravati in concorso. Il tribunale ha ascoltato le testimonianze delle forze dell’ordine intervenute dopo l’episodio e soprattutto di chi subì le minacce: il muratore e sua moglie.

La vicenda nasce probabilmente da una incomprensione, sfociata in una reazione a dir poco esagerata. Da quanto emerso, la coppia aveva affidato alcuni lavori da eseguire nella propria abitazione al muratore, pagando anticipatamente una piccola somma prima di partire e lasciare per qualche giorno l’abitazione. A un certo punto l’artigiano ha dovuto abbandonare il cantiere per dei problemi relativi al proprio figlio, fatto che la coppia ha preso evidentemente malissimo, pretendendo che il muratore si attivasse immediatamente per completare tutti i lavori richiesti, facendolo però con metodi per nulla ortodossi: chiamate telefoniche dal contenuto minatorio, anche alla moglie, con tanto di minaccia di fare del male al figlio dell’artigiano. Poi la notte di quell’8 giugno hanno deciso di passare dalle parole ai fatti, presentandosi a casa dell’uomo e scatenando il putiferio. La più agitata era Stojanovic che a un certo punto, dopo tutto il trambusto e dopo aver rotto finestre e vetri delle automobili, ha iniziato a pretendere l’impossibile, ovvero che il muratore si recasse immediatamente a casa sua e si mettesse subito al lavoro nel cantiere: era mezzanotte. La prossima udienza è in calendario per il 19 settembre, giorno nel quale ci saranno requisitoria del pm arringhe dei difensori e, salvo rinvii per repliche, la sentenza del giudice. Dopo le condanne per i furti (conclusione processuale dell’operazione “Day Thefts”) Duric è attualmente recluso in carcere, mentre Stojanovic - che al tempo dell’indagine principale era risultata anche percettrice del reddito di cittadinanza - ha ottenuto la possibilità di scontare la propria pena in regime di detenzione domiciliare.