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Lavoro estivo

Lidi, nuove regole per l’apprendistato: in spiaggia tornano gli under 16

Katia Romagnoli
Lidi, nuove regole per l’apprendistato: in spiaggia tornano gli under 16

Ora c’è il via libera del Ministero al lavoro stagionale per i minorenni. Balneari, ristoratori e gestori di locali accolgono con favore il provvedimento

30 aprile 2024
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Lido Estensi C’è dunque il via libera ai contratti di apprendistato per i lavori stagionali per ragazze e ragazzi minorenni. E anche in settori professionali diversi dal percorso di studi che si sta frequentando. Una svolta nel mondo del lavoro, arrivata dopo il confronto intercorso tra Regione Emilia-Romagna e il ministero del Lavoro, e in base alla quale anche liceali di 15 anni potranno imparare e svolgere un lavoro estivo sulla costa, mentre in passato la soglia minima di accesso era fissata a 16 anni e, comunque, senza sconfinare in settori diversi dall’indirizzo di studio seguito. Il feedback positivo a questo provvedimento è unanime per gli operatori balneari della Costa, notoriamente in difficoltà a reperire personale per la stagione. «I ragazzi, con questo provvedimento, entrano un anno prima nel mondo del lavoro - spiega Igor Zunelli, responsabile del servizio contabile di Confesercenti del Delta - li responsabilizza, mentre per gli imprenditori può rappresentare una buona occasione per gli sgravi contributivi che ne derivano. Resta solo il problema per i bagnini di salvataggio, perché dal 1º aprile 2024 il brevetto viene rilasciato solo ai diciottenni, ma un ragazzo o una ragazza di 16 o 17 anni che al 31 marzo scorso fosse già in possesso del brevetto può ugualmente essere assunto». I quindicenni senza brevetto non possono svolgere la professione di assistente ai bagnanti, ma limitarsi a svolgere mansioni di bagnino da terra. Altri aspetti non trascurabili riguardano la somministrazione di bevande alcoliche, vietata ai lavoratori minorenni, unitamente al lavoro notturno (oltre le ore 22). Anche Nicola Bocchimpani, presidente di Asbalneari e titolare del Bagno Pomposa al Lido Pomposa, reputa l’apertura dell’apprendistato stagionale ai 15enni come un toccasana, perché «è per noi una soddisfazione insegnare un mestiere a giovanissimi e magari vederli crescere stagione dopo stagione». Il presidente si spiega meglio: «Prima, anche per assumere ragazzi di 17 anni c’erano mille peripezie e a livello procedurale, se si sbagliava una virgola con un minore si rischiava denuncia per sfruttamento di lavoro minorile con la reclusione fino a sei mesi». Dalla spiaggia al bar, dal ricevimento alla cucina, durante l’estate si potranno vedere anche liceali giovanissimi e «con la carenza di personale che abbiamo costantemente registrata negli ultimi anni, è una misura che presenta certamente dei vantaggi - osserva Nicola Spinabelli, presidente della Cesb, la cooperativa degli stabilimenti balneari dei Lidi Estensi e Spina, nonché titolare del Bagno Lido». Il collega Nicola Ghedini, presidente di Cna Balneari e titolare del bagno Kursaal del Lido Spina, ritiene che l’avvio dei giovanissimi studenti di 15 anni all’apprendistato come «un’ottima notizia. «I ragazzi vanno addestrati ed accompagnati a scoprire i segreti di un lavoro ed è importante che l’imprenditore possa trasmettere la sua passione ai giovani. Il lavoro estivo non deve essere inteso come un ripiego - prosegue Ghedini -, ma come un’autentica opportunità da ambo le parti. L’imprenditore insegna un mestiere e spende meno dal punto di vista contributivo». I numeri Secondo le informazioni raccolte, a caccia di un lavoro stagionale ai Lidi sono tantissimi i giovani e il 30% dei curricula spediti o consegnati brevi manu provengono da studenti di età inferiore ai 18 anni, i quali «cercano un posto come bagnino da terra, per i ragazzi - conclude Ghedini - o per le altre mansioni di sala, per ambo i sessi». Nel solco dell’alternanza scuola-lavoro, il nuovo provvedimento adottato dall’assemblea legislativa regionale apre a nuovi orizzonti per le studentesse e gli studenti, consentendo loro di arricchire il bagaglio di formazione, orientando il percorso di studio dopo il primo triennio e, di conseguenza, aiutando a correggere il tiro su cosa imparare al meglio per la scelta futura di un lavoro. Un’esperienza molto costruttiva, specie per i liceali che frequentano una scuola che è più preposta a formare studenti che poi vanno all’università. I liceali, infatti, con queste nuove regole sull’apprendistato avranno modo di toccare con mano lavori veri, far esperienza pratica sul campo. Attività che altrimenti non avrebbero potuto conoscere. Secondo diverse persone, inoltre, la possibilità di fare apprendistato stagionale è anche un modo per metter da parte i guadagni.