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Career day, 800 giovani a Ferrara: «Viaggi o smartworking»

Francesco Gazzuola
Career day, 800 giovani a Ferrara: «Viaggi o smartworking»

Moltissimi gli studenti che hanno incontrato le imprese. Speed interview per avvicinarsi al mondo del lavoro

08 maggio 2024
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Ferrara Futuro e lavoro. Sono parole chiave del Career day organizzato da Unife, l’appuntamento che offre a studenti e laureati l’opportunità di incontrare il mondo del lavoro e stringere la mano, letteralmente, ad aziende e imprese dove forse un domani potrebbero essere impiegati. Un’occasione per molti giovani di ampliare gli orizzonti professionali e gettare lo sguardo sul vasto panorama di ciò che riserva il futuro.

800 studenti ieri hanno affollato il Polo scientifico tecnologico in via Saragat, aggirandosi tra stand e banchetti di 75 realtà imprenditoriali del territorio, nazionali e multinazionali, associazioni di categoria e Ong. Un confronto reciproco, grazie a cui le varie aziende hanno potuto interfacciarsi con professionisti formati e i giovani comprendere come inserirsi nel mondo del lavoro, quali siano le richieste del mercato in questo momento, misurare le competenze acquisite, approfondire gli sbocchi occupazionali e imparare ad affrontare al meglio i colloqui di lavoro. E infatti ieri era possibile svolgere brevi e veloci colloqui, «speed interview» li chiama il professor Emiliano Mucchi, coordinatore e referente dell’iniziativa, «che sono poi inseriti nel curriculum formativo dello studente». Un modo per familiarizzare con la realtà professionale: «Chiaramente il primo colloquio che fai lo sbagli perché non sai quello che ti chiedono – spiega il professore Mucchi – e dal secondo in poi inizi a prendere confidenza. Un buon momento formativo, dunque, dove non solo lo studente si candida alle imprese, ma in cui ragazze e ragazzi si mettono in gioco».

L’atrio del Polo di via Saragat, così come il primo e secondo piano, sono stati tematizzati, con un’attenta organizzazione non solo a rappresentare «un po’ tutti gli ambiti di Unife», ma anche a suddividere le discipline e le presentazioni (20 minuti a testa in aula) in modo attento per facilitare l’orientamento degli studenti. «Abbiamo farmacia e medicina, ingegneria ed economia, ma anche imprese di altre aree, dalla giurisprudenza a chi cerca laureati in lettere, in lingue, matematica e fisica – illustra il coordinatore del Career day –. Poi non sempre si riesce esattamente a dividere perché molte ditte cercano più figure».

Curiosità e intraprendenza hanno quindi spinto ragazze e ragazzi a conoscere direttamente le realtà delle imprese presenti, capire quali siano i profili ricercati, presentare il proprio curriculum, indagare le opportunità di carriera e scrutare la possibilità sia dei viaggi internazionali sia del lavoro in smartworking (fino a qualche anno fa impensabile per certe ditte). Questo ci dicono gli studenti mentre si muovono nell’atrio e si relazionano con i rappresentanti delle aziende. ZF, Manifattura Berluti, Confindustria, PwC, Despar, a2a, Sag Group, IDF, Deloitte sono solo alcune delle 75 ditte presenti. «Il mercato del lavoro sente questo momento come un appuntamento significativo al quale non mancare per selezionare le competenze dei giovani». Così la Rettrice di Unife Laura Ramaciotti. La presenza delle aziende e la volontà di non mancare all’evento rappresenta un riconoscimento importante alla capacità formativa dell’Ateneo estense, a cui guarda positivamente anche Alessandro Balboni, assessore ai Rapporti con l’Università: «Incoraggiare il dialogo tra il mondo delle imprese e i neolaureati è indispensabile, così come trattenerli a Ferrara dopo il titolo di studio. Per questo l’Amministrazione sta investendo risorse economiche, finanziate grazie ai bandi regionali».

«Un appuntamento che fa parte dei servizi e del percorso che curiamo per i nostri studenti – evidenzia Ramaciotti – accompagnandoli nelle loro scelte sia al momento dell’ingresso sia in fase di uscita, dove, una volta acquisito il titolo di studio, devono cercare di orientarsi e capire quale può essere lo sbocco lavorativo più confacente alle loro aspettative e ai loro desideri. Il nostro è un Ateneo molto attento che, nonostante sia cresciuto in termini di dimensione e iscritti, è ancora a “misura d’uomo” e si può permettere di avere un rapporto diretto e di curare il percorso formativo dello studente». l

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