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Cispadana, altro passo in avanti. Domani Conferenza dei servizi

Cispadana, altro passo in avanti. Domani Conferenza dei servizi

I No Autostrada: «Sarebbe stato più giusto aspettare il voto di giugno»

08 maggio 2024
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Cento Un passo in avanti importante, nell’ambito di un progetto infrastrutturale del quale si parla ormai da decenni. Nel corso degli ultimi messi è arrivata un’accelerazione e, adesso per la Cispadana, è il momento della convocazione della Conferenza dei servizi preliminare.

Chi partecipa L’appuntamento è fissato per la giornata di domani per l’attivazione dell’Accordo di programma, come prevede l’articolo 60 della legge regionale 24 del 2017, in variante alla pianificazione territoriale ed urbanistica. Vi prenderanno parte le quattro Province coinvolte nella realizzazione dell’opera (Parma, Reggio Emilia, Modena e Ferrara), i Comuni attraversati dall’autostrada (Cento, Terre del Reno, Poggio Renatico e Ferrara per la nostra provincia) e quelli interessati dalle strade di adduzione che dovranno dare l’assenso sul progetto definitivo dell’opera.

Chi si oppone Chi si oppone alla realizzazione della Cispadana autostrada, avanza obiezioni rispetto a questa convocazione. «Noi che siamo da sempre “attenti” sull’avanzamento lavori del progetto e sul “pochissimo” coinvolgimento, nel tempo, delle amministrazioni comunali e della cittadinanza su tale avanzamento – premette Silvano Tagliavini del Coordinamento cispadano No autostrada-Sì strada scorrimento veloce – ci permettiamo di fare, in scienza e coscienza, le seguenti domande alle istituzioni locali coinvolte: vi è stato nel tempo un adeguato e costante coinvolgimento, sotto il profilo tecnico e procedurale, su tale progetto? I sindaci a fine mandato il prossimo 9 giugno, dei quali un certo numero per scelta o per esito elettorale non saranno più alla guida delle loro Amministrazioni, sono o non sono consapevoli che il loro voto condizionerà inevitabilmente il futuro amministrativo dei Sindaci neoeletti che potrebbero avere una diversa opinione su tale progetto?». E ancora: «Non era più etico e democratico – aggiunge Tagliavini – da parte della presidenza regionale, rimandare questa chiamata “all’impegno formale” dei sindaci almeno dopo le elezioni del prossimo 8-9 giugno evitando così il fiorire di un “malevolo chiacchiericcio” pre-elettorale? Il Coordinamento si aspetta in primis, da tutti i soggetti coinvolti, un atteggiamento, in scienza e coscienza, di formale rispetto istituzionale oltre ad una pur semplice, ma importante, espressione di buon senso».

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