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«Liste d’attesa lunghe mesi ma premi per i dirigenti Asl»

«Liste d’attesa lunghe mesi ma premi per i dirigenti Asl»

Altro scontro in tv con la trasmissione "Fuori dal coro". Il direttore sanitario, Ciotti: «Si rivolgono alla pancia della gente»

09 maggio 2024
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Ferrara Nuovo blitz a Ferrara della redazione del programma televisivo “Fuori dal coro”, che questa volta ha preso di mira i premi assegnati dalla Regione ai direttori dell’Asl mentre per le liste d’attesa della specialistica i tempi si allungano in alcuni casi fino a sfiorare l’anno. Ed è stato subito botta e risposta, perché il direttore sanitario Emanuele Ciotti, che la giornalista Costanza Tosi ha cercato di intervistare, ha deciso di replicare con un video pubblicato su “YouTube”. Nel servizio della trasmissione è stata data la parola ad alcuni pazienti che hanno spiegato le loro difficoltà ad accedere alle prestazioni specialistiche, un male delle aziende sanitarie diffuso ormai in tutta Italia e che non ha risparmiato neanche Ferrara, nonostante l’Emilia Romagna figuri costantemente nelle prime posizioni delle classifiche nazionali per la qualità dei servizi sanitari. Come ha riportato un’inchiesta della “Nuova Ferrara” (ripresa all’epoca da “Fuori dal coro”), l’1 marzo scorso ben 21 prestazioni su 37 erano risultate indisponibili, un numero mai raggiunto in passato nelle rilevazioni effettuate da questa testata fin dal 2013. Dopo il clamore suscitato da quel dato l’Asl aveva annunciato un piano di potenziamento dell’offerta, ribadito ieri - nel suo intervento sul web – dal direttore sanitario Ciotti.

Ma dai cittadini intervistati dalla giornalista, a due mesi da quegli annunci, non si percepisce ancora una svolta, come ha evidenziato il servizio. Mesi di attesa per una visita cardiologica, pazienti disperati che non riescono ad avere un appuntamento in tempi accettabili e che non hanno i soldi per rivolgersi a strutture private. Sono alcuni dei casi riportati, come quello di Aldo, che ha avuto un appuntamento per una visita cardiologica con scadenza aprile 2025 («prendo i farmaci salvavita cardiologici», ha riferito alla cronista) e per una visita dermatologica il 10 dicembre 2024. Oppure quello di un paziente che attende da febbraio una prenotazione che non arriva.

Al Cup le risposte non sono incoraggianti: «Una visita oculistica? – risponde un’operatrice non identificata – te la danno tra un anno». La conferma che il problema è concreto arriva poco dopo: «Per la visita cardiologica – risponde un’addetta allo sportello – i primi appuntamenti sono nel 2025».

Altri pazienti rispondono che non c’è posto e che i tempi sono lunghissimi. «Eppure – commenta il conduttore del programma, Mario Giordano – i dirigenti dell’Asl sono lautamente compensati: 26 mila euro di premio per l’attività svolta nel 2023 alla direttrice generale, Monica Calamai, che porta il suo stipendio a 176mila euro (lordi, ndr) e altri 21 mila per il direttore sanitario e amministrativo che raggiungono quota 140 mila». Ciotti ha respinto l’intervista con la redattrice. «Ero impegnato in riunione e la giornalista si è presentata senza permesso e preavviso – ha commentato Ciotti – Queste persone si rivolgono alla pancia della gente senza valutare la complessità della situazione». Sugli incentivi Ciotti ha replicato che sono previsti dalla legge, sono erogati sulla base di una valutazione compiuta da un organismo indipendente e sono legati al raggiungimento di obiettivi specifici che Ferrara ha conseguito all’88%. Le ultime riflessioni riguardano il futuro. «L’Asl ha elaborato un piano per erogare 130.501 prestazioni in più entro la fine del 2024, che saranno garantire con assunzioni (64 persone), con prestazioni aggiuntive e col ricorso alla libera professione».

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Gi.Ca.

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