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Ferrara, argini devastati dalle nutrie: «Ogni giorno lavorare è un rischio»

Alessandra Mura
Ferrara, argini devastati dalle nutrie: «Ogni giorno lavorare è un rischio»

L’azienda Gin Mik chiede manutenzione: «Da due mesi zero risposte»

10 maggio 2024
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Ferrara Più volte le ruote del trattore sono scivolate pericolosamente giù dall’argine del canale ed è stato necessario utilizzare un secondo mezzo come traino per riportarlo sulla carreggiata. E ora che l’erba è cresciuta a dismisura, avvicinarsi al canale per posizionare la pompa che serve ad attingere l’acqua vuol dire rischiare di finire in una buca o in una frana ben nascoste dalla vegetazione. Sono solo due esempi dei grossi problemi che l’azienda agricola Gin Mik di Dino Sani deve affrontare quotidianamente a causa dei dissesti provocati dalle nutrie, una specie che come noto si è diffusa a dismisura e con conseguenti danni idrogeologici.

Richiesta urgente

L’azienda 60 anni fa è stata "tagliata in due" dal casello di Ferrara Sud, e per passare da una metà all’altra dei circa 40 ettari di terreno coltivato a seminativi, viene utilizzato il cavalcavia. La Gin Mik è inoltre intersecata dal canale di scolo Traverso Cecchina, da cui l’azienda attinge le acque per l’irrigazione, ma che ora è ridotto in pessime condizioni soprattutto per le gallerie realizzate dai grossi roditori, un problema che si aggrava con le intense precipitazioni. Il fatto è che, protestano i titolari, la richiesta di intervento urgente inviata all’ufficio tecnico del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, è rimasta inascoltata. La mail risale al 1° marzo «ma da allora - spiegano i titolari - non abbiamo ricevuto risposta». L’oggetto della mail era "Richiesta di intervento urgente per dissesto canale Cecchina" evidenziando che si presenta «gravemente e pericolosamente danneggiato dalle numerose e consistenti erosioni provocate da una popolazione di nutrie». Il danno, prosegue la mail «è cospicuo e la sua entità si demarca sempre di più ogni qualvolta si manifesti un evento meteorico intenso».

Danni e frane

Le foto allegate mostrano «cedimenti di entrambe le sponde, mine e gallerie annesse alle pareti laterali del corso d’acqua, buche e voragini presenti lungo le capezzagne che percorrono parallelamente il canale di scolo. Oltretutto osserviamo una probabile infiltrazione laterale, proveniente dal canale , il quale in questo modo, a causa di una galleria sotterranea, riversa l’acqua in un’area del terreno coltivato adiacente, determinando ristagno idrico». Una situazione a causa della quale «le consuete attività agrarie sono oramai proibitive, o ,se si vuole definirle ancora "accessibili", si deve riconoscere che dovranno essere svolte escludendo condizioni di lavoro sicure», tanto più che «l’area in descrizione si interseca con il raccordo autostradale di Ferrara sud - A-13 , fattore che aggrava ulteriormente le condizioni di rischio idrogeologico». Da qui la richiesta di un intervento risolutivo al Consorzio Bonifica Pianura di Ferrara, a cui spetta la manutenzione. Dopo due mesi però non si è ancora mosso nulla.