La Nuova Ferrara

Ferrara È stato ritrovato a Ferrara, dopo 42 anni, un dipinto attribuito ad autore fiammingo del XVI secolo rubato nella chiesa di Jonars Pontchartrin di Yvelines (Francia), nel 1981. Una storia molto particolare, di cui si sono occupati i carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale di Bologna. A spiegare nei dettagli l’operazione il tenete colonnello Giuseppe De Gori: «Il quadro sarà restituito alla Francia, dopo anni di ricerche. Grazie a controlli incrociati, abbiamo scoperto che era stato messo in vendita su un sito web da un ferrarese ed è proprio nella città estense che l’abbiamo recuperata». Il lavoro in questi casi è certosino. «Tutte le opere oggetto di furto vengono inserite nella nostra banca dati, che è una delle più importanti», va avanti De Gori. Per avere un quadro più chiaro del mercato delle opere d’arte, basta dare un’occhiata al database dei furti d’arte dell’Interpol, il più grande nel suo genere. L’opera era censita tra i beni d’arte da ricercare all’interno della banca dati del Segretariato generale. «Noi abbiamo fatto alcune ricerche su quello di Lione e dopo attente analisi sul dipinto da parte di esperti (i falsi sono ormai perfetti agli occhi dei non intenditori), abbiamo agito». Contattato il ferrarese, «ci siamo resi conto che nulla sapeva della storia del quadro e si è reso subito collaborativo, tanto che non risulta nemmeno indagato. Il furto è stato messo a segno più di 40 anni fa e il valore economico dell’opera non è assolutamente alto. Ha invece un grande valore dal punto di vista storico».

L’opera

Nello specifico, si tratta olio su tavola, di cm 83,5 x 82, raffigurante “San Rocco, Santo Stefano e San Giacomo con i due donatori”, attribuito ad autore fiammingo del XVI sec., individuato in vendita in seguito ai controlli preventivi eseguiti sulle piattaforme digitali e risultato parziale provento del furto perpetrato nella chiesa di Jonars Pontchartrin Di Yvelines (Francia), nel mese di luglio del 1981. Nel 2023 i carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale (Tpc) di Bologna hanno recuperato 10.798 beni d’arte per un valore complessivo stimato di € 11.591.950. Le operazioni poste in essere in Emilia Romagna per contrastare il traffico illecito di beni culturali ed i controlli preventivi eseguiti a tutela del patrimonio culturale in generale hanno rappresentato i principi cardine delle attività del citato reparto specializzato.