Ferrara, per le visite specialistiche si attendono anche undici mesi
L’ultima rilevazione effettuata dalla “Nuova Ferrara” dopo l’apertura delle agende di prenotazione. Ora viene assegnata una data e in qualche caso si aspettano pochi giorni
Ferrara I tempi d’attesa per visite specialistiche ed esami sono ritornati visibili. La richiesta di risposte trasparenti sulle date delle prenotazioni, arrivata in modo sempre più insistente dal territorio e veicolata dai mezzi di informazione (la Nuova Ferrara compresa, in particolare con l’inchiesta pubblicata nel marzo scorso) ha trovato – probabilmente complice anche il periodo pre-elettorale – orecchie attente nei luoghi dove si prendono le decisioni e si allocano le risorse per i servizi erogati dal Sistema sanitario. Le agende nei Cup della provincia sono state riaperte e oggi, rivolgendosi ai Centri di prenotazione, l’appuntamento viene concesso con una data precisa: in pratica non si rimanda più allo schema che invitava l’utente a ripetere la richiesta al Cup se la prestazione era inaccessibile oppure ad affidarsi alla “presa in carico”, spesso legata alla rinuncia di un altro utente a sua volta determinata dalla scelta di rivolgersi al sistema privato per velocizzare i tempi.
I dati
Dalla rilevazione effettuata dalla “Nuova” il 9 maggio scorso – attraverso l’utenza e con tempi acquisiti dal Cup – si può notare che su 36 prestazioni monitorate quel giorno nessuna, questa volta, è stata classificata come non prenotabile (in pratica la risposta non è stata: «Torni nei prossimi giorni» o «Attenda una chiamata dal servizio di presa in carico»). I tempi sono accettabili, entro qualche settimana o pochi giorni, per diverse prestazioni diagnostiche anche se si evidenziano criticità per alcuni esami, come Gastroscopia, Elettromiografia semplice, Colonscopia e Densitometria ossea, tutti sopra i 100 o i 200 giorni. In particolare sofferenza appaiono diverse prestazioni di specialistica ambulatoriale: quattro a ridosso dell’anno di attesa (Oculistica, Oculistica pediatrica, Dermatologia e Dermatologia nevi), due sopra i 200 giorni (Gastroenterologica e Fisiatrica) e due abbondantemente sopra i 100 (Urologica e Allergologica). L’immissione di risorse economiche ha consentito di sbloccare alcuni appuntamenti. Un’avvertenza è d’obbligo: lo scenario definito dalla rilevazione effettuata in giornata è provvisorio e può modificarsi giorno per giorno.
La “Nuova” ha tarato, comunque, l’informazione eseguendo un accertamento più approfondito da cui risulta che tempi di 7-11 mesi, almeno in questa fase, si presentano per un certo numero di prestazioni. Infine una considerazione: anche laddove il tempo di attesa appare decisamente lungo, all’utente viene chiesto di spostarsi sul territorio di vari chilometri come ormai è abitudine per chi vive lontano dai grandi centri. Questo aspetto è assurto a consuetudine sulla base dei modelli attuali utilizzati per l’erogazione della specialistica, nei quali il bacino di utenza viene fatto coincidere col territorio della provincia. Il punto è che non tutti i pazienti hanno il tempo, le condizioni di salute e i mezzi per raggiungere la destinazione. In definitiva, per poter anticipare il più possibile la data di prenotazione, al paziente viene di fatto imposta una sede anche molto lontana da casa; in alternativa una destinazione più vicina ma con tempi dilatati. Si tratta di una debolezza del sistema “cronicizzata” e non presente solo a Ferrara. Per rimanere sul territorio, il 9 maggio scorso due prestazioni erano disponibili solo fuori provincia: la densitometria ossea, nel Bolognese, e la Risonanza encefalo (dopo 14 giorni a San Giovanni in Persiceto, sempre nel Bolognese).
Nel dettaglio
Le prestazioni peggiori per la prima visita sono relative a Oculistica e Oculistica pediatrica (11 mesi), Dermatologica, Dermatologica nevi e, nel campo della diagnostica, Colonscopia (10 mesi), Gastroenterologica e Fisiatrica (7 mesi). Con tempi più contenuti, intorno ai 5 mesi, il 9 maggio era possibile prenotare la visita Urologica e Allergologica, la Gastroscopia e la Densitometria ossea (anche se fuori provincia, a San Pietro in Casale, ma diversi anni fa l’attesa si era dilatata fino a 3 anni, poi la prestazione era sparita dalle agende). Sotto i 4 mesi era disponibile l’appuntamento per l’Elettromiografia semplice, entro i 3 mesi l’agenda offriva l’Holter cardiaco. Nell’arco di 1 o 2 mesi c’era posto per la visita Cardiologica (base, con Ecg e Pediatrica), Orl, visita Geriatrica, Neurochirurgica, Chirurgia plastica, Ecografia addome completo, Risonanza rachide lombosacrale, Ecocolordoppler venosa e tronchi sovraortici, Rx torace, Holter pressorio ed Ecografia muscolo-scheletrica. Per un’altra decina di visite ed esami tempi da 1 a 14 giorni (ma sono noti casi di posticipo): Ginecologica (4 giorni), Ortopedica (5), Endocrinologica (7), Ecocolordoppler cardiaca (in giornata), Tac addome completo (8), Tac Torace (6), Prova sforzo cardiovascolare (1), Emocromo (1), Rmn encefalo (14).
Gi.Ca.