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Ferrara, per le visite specialistiche si attendono anche undici mesi

Ferrara, per le visite specialistiche si attendono anche undici mesi

L’ultima rilevazione effettuata dalla “Nuova Ferrara” dopo l’apertura delle agende di prenotazione. Ora viene assegnata una data e in qualche caso si aspettano pochi giorni

13 maggio 2024
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Ferrara I tempi d’attesa per visite specialistiche ed esami sono ritornati visibili. La richiesta di risposte trasparenti sulle date delle prenotazioni, arrivata in modo sempre più insistente dal territorio e veicolata dai mezzi di informazione (la Nuova Ferrara compresa, in particolare con l’inchiesta pubblicata nel marzo scorso) ha trovato – probabilmente complice anche il periodo pre-elettorale – orecchie attente nei luoghi dove si prendono le decisioni e si allocano le risorse per i servizi erogati dal Sistema sanitario. Le agende nei Cup della provincia sono state riaperte e oggi, rivolgendosi ai Centri di prenotazione, l’appuntamento viene concesso con una data precisa: in pratica non si rimanda più allo schema che invitava l’utente a ripetere la richiesta al Cup se la prestazione era inaccessibile oppure ad affidarsi alla “presa in carico”, spesso legata alla rinuncia di un altro utente a sua volta determinata dalla scelta di rivolgersi al sistema privato per velocizzare i tempi.

I dati

Dalla rilevazione effettuata dalla “Nuova” il 9 maggio scorso – attraverso l’utenza e con tempi acquisiti dal Cup – si può notare che su 36 prestazioni monitorate quel giorno nessuna, questa volta, è stata classificata come non prenotabile (in pratica la risposta non è stata: «Torni nei prossimi giorni» o «Attenda una chiamata dal servizio di presa in carico»). I tempi sono accettabili, entro qualche settimana o pochi giorni, per diverse prestazioni diagnostiche anche se si evidenziano criticità per alcuni esami, come Gastroscopia, Elettromiografia semplice, Colonscopia e Densitometria ossea, tutti sopra i 100 o i 200 giorni. In particolare sofferenza appaiono diverse prestazioni di specialistica ambulatoriale: quattro a ridosso dell’anno di attesa (Oculistica, Oculistica pediatrica, Dermatologia e Dermatologia nevi), due sopra i 200 giorni (Gastroenterologica e Fisiatrica) e due abbondantemente sopra i 100 (Urologica e Allergologica). L’immissione di risorse economiche ha consentito di sbloccare alcuni appuntamenti. Un’avvertenza è d’obbligo: lo scenario definito dalla rilevazione effettuata in giornata è provvisorio e può modificarsi giorno per giorno.

La “Nuova” ha tarato, comunque, l’informazione eseguendo un accertamento più approfondito da cui risulta che tempi di 7-11 mesi, almeno in questa fase, si presentano per un certo numero di prestazioni. Infine una considerazione: anche laddove il tempo di attesa appare decisamente lungo, all’utente viene chiesto di spostarsi sul territorio di vari chilometri come ormai è abitudine per chi vive lontano dai grandi centri. Questo aspetto è assurto a consuetudine sulla base dei modelli attuali utilizzati per l’erogazione della specialistica, nei quali il bacino di utenza viene fatto coincidere col territorio della provincia. Il punto è che non tutti i pazienti hanno il tempo, le condizioni di salute e i mezzi per raggiungere la destinazione. In definitiva, per poter anticipare il più possibile la data di prenotazione, al paziente viene di fatto imposta una sede anche molto lontana da casa; in alternativa una destinazione più vicina ma con tempi dilatati. Si tratta di una debolezza del sistema “cronicizzata” e non presente solo a Ferrara. Per rimanere sul territorio, il 9 maggio scorso due prestazioni erano disponibili solo fuori provincia: la densitometria ossea, nel Bolognese, e la Risonanza encefalo (dopo 14 giorni a San Giovanni in Persiceto, sempre nel Bolognese).

Nel dettaglio

Le prestazioni peggiori per la prima visita sono relative a Oculistica e Oculistica pediatrica (11 mesi), Dermatologica, Dermatologica nevi e, nel campo della diagnostica, Colonscopia (10 mesi), Gastroenterologica e Fisiatrica (7 mesi). Con tempi più contenuti, intorno ai 5 mesi, il 9 maggio era possibile prenotare la visita Urologica e Allergologica, la Gastroscopia e la Densitometria ossea (anche se fuori provincia, a San Pietro in Casale, ma diversi anni fa l’attesa si era dilatata fino a 3 anni, poi la prestazione era sparita dalle agende). Sotto i 4 mesi era disponibile l’appuntamento per l’Elettromiografia semplice, entro i 3 mesi l’agenda offriva l’Holter cardiaco. Nell’arco di 1 o 2 mesi c’era posto per la visita Cardiologica (base, con Ecg e Pediatrica), Orl, visita Geriatrica, Neurochirurgica, Chirurgia plastica, Ecografia addome completo, Risonanza rachide lombosacrale, Ecocolordoppler venosa e tronchi sovraortici, Rx torace, Holter pressorio ed Ecografia muscolo-scheletrica. Per un’altra decina di visite ed esami tempi da 1 a 14 giorni (ma sono noti casi di posticipo): Ginecologica (4 giorni), Ortopedica (5), Endocrinologica (7), Ecocolordoppler cardiaca (in giornata), Tac addome completo (8), Tac Torace (6), Prova sforzo cardiovascolare (1), Emocromo (1), Rmn encefalo (14).

Gi.Ca.