Anselmo: «Balboni ha nel suo partito una parlamentare condannata per peculato e addita le bancarotte da 5mila euro»
Il candidato sindaco risponde al senatore che ha sollevato il caso di un candidato nelle liste del Pd. «Fabbri dovrebbe spiegare piuttosto dove sono finiti i 50mila euro raccolti per il Covid e da donare al Sant’Anna. Questa amministrazione ha anche bloccato senza motivo una nostra iniziativa elettorale»
Ferrara Guardare la pagliuzza nell’occhio dell’avversario politico e ignorare la trave piantata nel proprio. Il candidato a sindaco del centrosinistra, Fabio Anselmo, non ha citato la parabola ma questo era il senso della risposta che ha dato al senatore Alberto Balboni (Fdi), che oggi (14 maggio, ndr) su un quotidiano locale gli ha rinfacciato di avere un condannato per «bancarotta fraudolenta» in una lista che lo sostiene. Una «bancarotta da 5mila euro – ha ribattuto – un’auto usata finita in una vecchia vicenda giudiziaria. Una notizia brandita da chi, e sottolineo Balboni, avvocato e presidente della Commissione Affari Costituzionali, nel suo partito, in parlamento, ha un’ex Sottosegretaria della Repubblica, Augusta Montaruli, condannata per peculato, che è un reato contro la pubblica amministrazione» (per il caso dell’uso improprio fondi della Regione Piemonte, ndr). A Balboni e Naomo (il vicesindaco di Ferrara, che ha chiesto su Facebook in questi giorni il certificato penale al candidato Pd Diego Marescotti ma lui stesso ha diversi provvedimenti sfavorevoli a suo carico passati in giudicato, ndr) «rispondo – ha proseguito Anselmo – che non siamo alla frutta come loro. Andando nel concreto questa amministrazione dovrebbe aiutarci a capire dove sono finiti i 50mila euro raccolti dai cittadini per sostenere l’ospedale della città durante la pandemia. Ora dicono che li restituiscono ma prendendoli da altre poste di bilancio. Ecco, questo dovrebbe spiegarci il “cantastorie” Alan Fabbri. Dove sono finiti i soldi raccolti? Naomo Lodi, invece, dovrebbe accogliere il mio invito ad un confronto anche sulla zona Gad, dove vuole lui». Con Balboni, Anselmo ha aperto un “confronto” professionale. «Si erge a paladino della legalità, ma io ho preso due premi Borsellino e un premio Caponnetto e tra le motivazioni c’è anche la cultura della legalità. Lui quanti premi ha preso?».
Poi il discorso è caduto sulle spese elettorali: «Fabbri ha dichiarato in preventivo una spesa di 300 euro per manifesti, internet e altro – ha detto Anselmo, riferendosi alla campagna a botta di maxi-manifesti che hanno campeggiato per settimane in città –Lodi 5.799, Forza Italia 2.500 e l'avvocato Minichiello (candidato con l’Udc) 2.300. Questa amministrazione dovrebbe dare risposte precise sull’uso di denaro pubblico, visto che alla stessa società sono stati dati nel 2023 e stanziati per il 2024 complessivamente 800mila euro per la cartellonistica». Infine il caso elettorale. Anselmo, assieme a Leonardo Fiorentini, candidato nella lista “Anselmo sindaco”, ha segnalato che «il 10 maggio avevamo chiesto la disponibilità per un’iniziativa elettorale qui, davanti alla nostra sede, in piazza Cacciaguida. Ma l’assessorato al Commercio ce l’ha negata senza motivo. Eppure la prefettura ha impartito disposizioni per tre piazze centrali (Castello, Trento Trieste e Repubblica) e non vieta iniziative elettorali in altri luoghi, tant’è vero che l’assessore alla Cultura farà un'iniziativa con Fabbri al Parco urbano il 18 maggio e Salvini cinque anni fa fece un comizio nei giardini “Giordano Bruno”. Noi l’iniziativa la faremo lo stesso».