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La Cisl: «La privatizzazione delle Poste un danno grave per tutto il Paese»

La Cisl: «La privatizzazione delle Poste un danno grave per tutto il Paese»

Il 18 maggio manifestazione a Bologna, aderisce anche la sezione ferrarese del sindacato. La segretaria: «Una decisione che coinvolge tutti i cittadini, a partire dai pensionati»

14 maggio 2024
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Ferrara L’annunciata “privatizzazione” di Poste Italiane sta suscitando profonde preoccupazioni anche tra i sindacati. La Cisl ha deciso di scendere in piazza. «Poste italiane – scrive la segretaria della Slc Cisl Ferrara, Monica Di Vico Jorio – è la più grande azienda di servizi del Paese, per dimensioni, numero di dipendenti e la sua capillarità su tutto il territorio nazionale. Poste eroga un servizio essenziale e la sua funzione sociale è un elemento di garanzia e sviluppo di intere Comunità della nostra regione. Tutte le decisioni politiche e di mercato che la riguardano coinvolgono anche i cittadini, in particolare le fasce più deboli della società, tra cui anche i pensionati».

La recente decisione del governo di voler cedere ulteriori quote azionarie di Poste, prosegue la nota, «richiede da parte nostra una mobilitazione contro una decisione scellerata che occorre contrastare. Sono in gioco posti di lavoro, tecnologie e competenze, la stessa coesione sociale e territoriale, con il possibile ridimensionamento del servizio universale e la chiusura di uffici postali. Un processo di privatizzazione che sta andando avanti senza un dibattito pubblico sul futuro di quella che è una delle più grandi infrastrutture di cui è dotato il Paese».

Anche la Cisl di Ferrara  parteciperà il 18 maggio alla manifestazione, «assieme alle lavoratrici e ai lavoratori di Poste, a Bologna in Piazza Roosevelt, davanti alla sede della Prefettura».