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Droga, armi, soldi e intimidazioni: la piccola Suburra di Ferrara

Daniele Oppo
Droga, armi, soldi e intimidazioni: la piccola Suburra di Ferrara

Due uomini arrestati dai carabinieri per rapina e sequestro di persona

15 maggio 2024
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Ferrara Una strana rapina con sequestro di persona ha aperto uno scorcio ingarbugliato sulla microcriminalità ferrarese, fatto di droga, soldi falsi, intimidazioni, armi e una bomba artigianale. E in tutto questo, il coinvolgimento di una vecchia conoscenza della tifoseria della Spal. Giovedì mattina i carabinieri hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di due uomini di 57 e 50 anni e denunciato a piede libero di un 21enne e un 60enne, tutti per sequestro di persona in concorso, nonché all’arresto per spaccio di stupefacenti a carico del 23enne rapinato. Tutto ha inizio nel pomeriggio del 22 agosto 2023. Il 23enne ha un appuntamento in un’abitazione in periferia per incontrare alcune persone e concludere un acquisto di droga. I venditori sono talmente disponibili che gli pagano un taxi che lo accompagni dal Barco, dove si trovava in quel momento. Con lui c’è anche un altro giovane, che lo accompagna fino all’indirizzo concordato. Non appena fanno ingresso nell’alloggio scatta un’aggressione da parte di tre uomini: uno vestito in tuta mimetica e uno vestito di nero, entrambi travisati da passamontagna, e un altro di corporatura robusta travisato da una bandana. Spuntano anche una pistola e un taser.

Il giovane viene immobilizzato con fascette da elettricista ai polsi e alle caviglie, privato del portafoglio e del telefono cellulare e chiuso in una stanza. Dopo alcuni minuti riesce con fatica a liberarsi e, gettandosi dalla finestra, prova a scappare, ma viene immediatamente raggiunto da uno dei rapinatori e scoppia una seconda, violenta colluttazione che però allarma i residenti che chiamano i carabinieri. Arrivano i militari della stazione di corso Giovecca e i colleghi della sezione operativa. Il bottino della rapina è ridicolo: 100 euro in contanti, 40 euro prelevati indebitamente dal bancomat e un telefonino. Qualcosa non torna. I carabinieri si mettono al lavoro e in nove mesi d’indagine scoprono una Suburra in miniatura e in salsa ferrarese. Si parte dal sequestro. Ascoltando la vittima e i testimoni, i carabinieri risalgono a un 60enne e a un 21enne. Il primo immediatamente identificato come colui che nel corso della rapina era travisato dalla bandana. Il secondo invece viene identificato grazie al fatto che durante la colluttazione all’esterno dell’abitazione, il 23enne aveva notato una vettura bianca in uso a una persona di sua conoscenza che si era allontanata velocemente.

Dagli accertamenti svolti sulla targa dell’auto, annotata anche da un testimone, i carabinieri arrivano a un nome e a un domicilio. Il 23 agosto scatta il primo arresto: i militari convocano il 21enne in caserma per ascoltarlo, lo avvicinano per un controllo, lui reagisce, li spintona e fugge. Resistenza a pubblico ufficiale. Vanno a casa sua e trovano 1,5 kg di hashish, 31 grammi di cocaina e 119 di marijuana. E 13.000 euro in banconote false. I carabinieri ricostruiscono la sua rete di contatti, ne spuntano tre in particolare tra quelli frequenti: il 60enne, un 57enne ed un 50enne poi arrestati lunedì. L’indagine è quasi chiusa, ma il 23 febbraio scorso, nella tarda serata, succede ancora qualcosa: una pattuglia del Radiomobile interviene in una zona residenziale perché ci sono due giovani in atteggiamenti sospetti. I carabinieri li sorprendono con un oggetto in mano: un ordigno esplosivo.

A confezionarlo sarebbe stato il 57enne con 350 grammi di "polvere flash". Doveva finire nel giardino di un palazzo per compiere un’azione intimidatoria. Lunedì, nel c corso della perquisizione domiciliare a casa del 50enne i carabinieri hanno trovato 114 gr di hashish, un bilancino di precisione, circa 10.000 euro in contanti e cinque proiettili calibro 6.35 detenuti illegalmente; il 57enne invece aveva un revolver con 104 proiettili cal. 45, un fucile a canne mozze con 85 cartucce cal.12, tutto detenuto illegalmente, e 83 grammi di cocaina. Oggi è in programma l’interrogatorio di garanzia. Sono difesi dall’avvocato Giovanni Montalto. Il 23enne vittima della rapina, faceva parte di un giro di spaccio: indagando su esso, l’11 ottobre dell’anno scorso i carabinieri hanno arrestato un altro 23enne e un 22enne che trasportano in auto 2 kg di hashish. Il 13 maggio i militari hanno perquisito la sua casa: aveva un panetto di hashish da 123 grammi ed è stato arrestato per spaccio. Ieri il giudice lo ha rimesso in libertà in attesa del processo. È difeso dall’avvocato Pasquale Longobucco.